Micciché: “Forza Italia danneggiata, pronti a costituirci parte civile”

Dall’interno di Forza Italia partono le prime durissime reazioni alla vicenda che ha portato all’arresto di Pietro Polizzi per voto di scambio, candidato nelle liste azzurre al consiglio comunale di Palermo.

Il coordinatore regionale Gianfranco Micciché annuncia che il partito si costituirà parte civile qualora ci dovesse essere un rinvio a giudizio nei confronti di Polizzi, ritenendo che ci sia un forte danno di immagine. Fra le iniziative prese, quella di chiedere il ritiro della candidatura anche alla candidata Adelaide Mazzarino, citata dall’arrestato nel corso delle intercettazioni che correva per le amministrative in “ticket” con Polizzi.

Mazzarino si è detta concorde e ha rinunciato alla sua corsa. “Mi assumo la piena responsabilità della candidatura – ammette Micciché -, un errore imperdonabile anche se dal casellario giudiziario di Polizzi non era emerso nulla che facesse immaginare qualcosa del genere, né i partiti hanno i mezzi della polizia o della magistratura”.

Dall’interno del partito si fa notare come Polizzi fosse già stato candidato alle scorse amministrative con una lista a supporto del sindaco Orlando e che avesse già “frequentato” diverse forze politiche.

Arriva anche una dichiarazione di Eusebio D’Alì, marito della candidata e responsabile del laboratorio politico #palermomeritadipiu. “Siamo sconvolti – scrive D’Alì su Fb -, mai io e mia moglie avremmo potuto immaginare che potesse accadere una cosa simile”.

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