Miceli: “Nulla da rimproverarmi. Troppo astensionismo, Lagalla il meno votato di sempre”
“Non ho nulla da rimproverarmi”. Così Franco Miceli, candidato sindaco del centrosinistra dopo che la vittoria al primo turno di Roberto Lagalla è diventata praticamente certa. Miceli ha affrontato vari temi, sottolineando la bassissima percentuale di votanti. “Sono le elezioni più controverse di sempre, il nuovo sindaco di Palermo è il meno votato della storia. Vince l’astensionismo ed è un grave danno per la democrazia”.
“Abbiamo avuto elementi che ci dicono che bisognerebbe cambiare il sistema elettorale. La vittoria col 40% non è rispettosa della democrazia, conferma la sfiducia nei confronti della politica. Ho posto questo tema in parecchie occasioni, si può guardare al futuro se c’è piena corrispondenza dei sentimenti tra cittadini e politica”.
Dal punto di vista politico Miceli dice di fare fatica a “delineare l’area del centrosinistra allargato, la realtà locale è fatta di tante cose. Sicuramente avrà avuto un suo peso sull’esito del voto la divisione interna all’area progressista ma è un male storico del centrosinistra. Il centrodestra fa prima a mettersi d’accordo”.
“Il sostegno a livello nazionale nei miei confronti è sotto gli occhi di tutti – continua Miceli – abbiamo avuto qui tutti i gruppi dirigenti dei partiti della coalizione a sostenere la mia candidatura, l’impegno c’è stato ed è stato abbastanza significativo. Per le prossime regionali sarà la coalizione a decidere il percorso da seguire, io continuerò a dare il mio contributo alla vita politica della città e ho verificato la presenza di un tessuto democratico che si è battuto affinché la città non tornasse indietro”.
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