Miceli (Pd) sulle ‘mafie dei pascoli’: “È auspicabile che se ne occupi anche Roma”
Il deputato PD Carmelo Miceli, componente della Commissione Nazionale Antimafia, propone l’istituzione di una sottocommissione che si occupi di “mafie dei pascoli”. La proposta giunge all’indomani della seduta della Commissione antimafia della Regione siciliana, riunitasi a Mezzojuso, nel palermitano, con lo scopo di raccogliere informazioni utili sulla vicenda delle sorelle Napoli, che da tempo denunciano sconfinamenti, minacce e danneggiamenti ai danni delle tenute di loro proprietà, e a qualche giorno di distanza dalla manifestazione di solidarietà indetta dal PD a Troina, nell’ennese, a sostegno del sindaco Fabio Venezia che nei giorni scorsi aveva denunciato, con una lettera indirizzata al Presidente della Repubblica, il perpetuarsi dei pascoli abusivi nei boschi comunali, a fronte di chiare interdittive prefettizie antimafia.
A Mezzojuso, una delegazione della commissione regionale Antimafia, guidata da Claudio Fava, ha ascoltato il maresciallo dei carabinieri Pietro Saviano, comandante della stazione del paese, Salvatore Battaglia, che nei giorni scorsi ha subito l’incendio della sua auto, il sindaco di Godrano Epifanio Mastropaolo e il sindaco di Mezzojuso Salvatore Giardina. Secondo le parole di Fava, rilasciate a commento della giornata, “le testimonianze raccolte dalla Commissione confermano la complessità della vicenda che merita certamente attenzione e una cura particolare. Nei prossimi giorni trasferiremo alla competente autorità giudiziarie alcune informazioni acquisite durante le audizioni che sono state secretate”.
L’appello del sindaco di Troina è un grido di dolore e una precisa richiesta di aiuto. “Ho provato sconforto e paura, specie all’indomani dell’attentato al presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci, e ho ricevuto minacce e intimidazioni; più volte ho denunciato gli affari illeciti della mafia, annullando gare d’appalto, accompagnando imprenditori a denunciare e sottraendo migliaia di ettari di terreni demaniali dalla gestione di famiglie contigue alla criminalità organizzata”.
Le interdittive antimafia non hanno prodotto i frutti sperati. “La recente assegnazione di un lotto di terreni demaniali a una coop di giovani – ha dichiarato il sindaco Fabio Venezia – aveva creato un certo entusiasmo sulla possibilità di valorizzare il nostro immenso patrimonio boschivo. Entusiasmo che è subito scemato nei giorni scorsi, quando abbiamo scoperto, informando l’autorità giudiziaria, che alcuni dei soggetti raggiunti da interdittiva prefettizia antimafia continuano a far pascolare, senza alcun titolo, i propri armenti nei boschi”.
“La Commissione nazionale Antimafia non è stata formalmente interpellata sulla vicenda delle sorelle Napoli, né per il caso di Troina, ma è certamente auspicabile che se ne occupi”, commenta il parlamentare del PD Carmelo Miceli, peraltro lamentando la poca attenzione complessiva alle vicende siciliane da parte dell’organismo parlamentare centrale, al cui interno figura un folto gruppo di parlamentari siciliani. “La programmazione – spiega Miceli – è principalmente incentrata sulle altre mafie, ‘ndrangheta in primis, mentre quella siciliana è quasi considerata debellata, ma non è così. La mafia dei pascoli, in particolare, è un cancro più diffuso di quanto pensiamo”.
Tuttavia, secondo le parole del sindaco di Troina Fabio Venezia, che racconta di soprusi del tutto simili a quelli subiti dalle sorelle Napoli di Mezzojuso, “sono gli stessi metodi delle ‘ndrine calabresi, che esercitano l’oppressione mafiosa nel loro territorio, facendo pascolare indisturbate le loro “vacche sacre” nei terreni della povera gente. C’è un clima pesante e insostenibile”.
“Esprimo solidarietà e vicinanza – conclude Miceli – non solo ai protagonisti di queste tristi vicende, ma anche alle comunità di cui fanno parte, certamente complessivamente penalizzate dal clima di illegalità e insicurezza in cui sono costrette a vivere”.