Mineo e la crociata della Sinistra: “Bisogna combattere contro la mafia e la corruzione”
Tocca Palermo il tour elettorale di Corradino Mineo, capolista di “La Sinistra” per le prossime Europee che conterà sull’appoggio di Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista e Sinistra Comune.
Ancora una volta il motivo principale è quello della mafia. “Bisogna agire sui Cinque stelle perché tolgano ogni alibi a Salvini. Noi vogliamo parlare all’elettorato del Movimento 5 stelle e pensiamo con “Sinistra” di avere le carte in regola sia per le nostre posizioni niente affatto liberiste per la tutela dei lavoratori, sia perché non abbiamo scheletri nell’armadio, tipo Umbria”.
“In Sicilia – ha proseguito Mineo – c’è la questione della mafia, soprattutto della corruzione, grande incubatrice delle mafie che è all’ordine del giorno, vedi Siri, Arata, Nicastri, Matteo Messina Denaro. A questo non si può rispondere con la linea ambigua del vecchio governo regionale che era alleato con Sicindustria e Montante. Bisogna tornare a quello che dicevano ad inizio degli anni Settanta, Mario Mineo e il manifesto siciliano, cioè bisogna combattere contro la borghesia mafiosa che è il vero problema della Sicilia e ormai di gran parte dell’Italia, e non soltanto contro i killer mafiosi”.
“Per le prossime europee La Sinistra italiana è collegata con forze che governano in Portagallo, in Grecia, con la sinistra laburista e con chi speriamo governerà in Spagna dopo le elezioni politiche. Unidos Podemos potrebbe governare con i socialisti e i catalani, ma la cosa più importante è che questa Europa non è quella che fa i ‘jobs act’ e non è quella che baratta le conquiste operaie sperando di ottenere la ripresa con meccanismi reganiani. Per una Europa solidale chiediamo un salario unico europeo, un fondo di solidarietà contro le diseguaglianze e soprattutto un green new deal, l’indispensabile riconversione sostenibile dell’economia. Infine la Sicilia. Oggi è la corruzione politica la vera incubatrice delle mafie. Per noi resta centrale la battaglia contro la barbarie mafiosa”