Monterosso Almo, terra di arte e talenti: Giuseppe Amato si racconta

Classe 1979, cantante, vive a Monterosso Almo ma porta la sua arte in giro per la Sicilia, e non solo. Giuseppe Amato spicca tra gli artisti iblei e porta alto il nome della sua cittadina coltivando la sua passione con forte impegno ed entusiasmo. Noi di Ialmo lo abbiamo incontrato..

Giuseppe, a soli 43 anni, vanti già di una lunga esperienza in campo musicale. Quali sono stati i tuoi esordi?

“Canto da quando ero un adolescente. Ma la svolta è avvenuta a 18 anni quando, tramite un concorso, ho vinto una borsa di studio per studiare con Gabriella Rolandi, la corista di Biagio Antonacci e Zucchero, tanto per citarne due. Da lì si può dire che è cominciato tutto. Negli anni ho vinto diversi concorsi a livello nazionale che mi hanno permesso di studiare con Maria Grazia Fontana (musicista, vocalist, direttrice di coro polifonico e docente di musica italiana), la quale vanta importanti collaborazioni con Rai e Mediaset, e con Laura Nepi. Da lì a breve è arrivata poi un’altra importante occasione con la “Borsa di studio Mogol”, ma nel frattempo ho iniziato dedicarmi ai live e a cantare in eventi e manifestazioni varie. Ho anche firmato un contratto con la Warner, dalla durata di 6 mesi, che mi ha portato a sfiorare la partecipazione alle finali di Sanremo. Peccato…”.

Ma sappiamo che di certo non ti sei fermato…

“No, tutt’altro. Ho iniziato a lavorare con artisti del panorama musicale italiano e internazionale in qualità di corista ai loro concerti. Tra questi Jenny B, Francesco Sarcina, Povia, Mario Venuti e Ivana Spagna. Attualmente, soprattutto da quando sono state allentate le restrizioni anti-Covid, continuo a collaborare con diversi impresari in vista della stagione estiva e ho avviato un progetto canoro con altri artisti siciliani”.

Di cosa si tratta?

“Io e tre tenori abbiamo avviato un progetto musicale, “Il Mito, prodotto da ProgettoArte, che si propone di omaggiare il bel canto, patrimonio della musica e della cultura italiana, con la direzione del Maestro Vince Tempera. Quello che ne viene fuori è uno spettacolo che ruota attorno a quattro voci, con quattro carriere molto diverse, ma ben assortite: oltre la mia, anche quella di Giovanni Abbadessa, Francesco D’amore e Giovanni Dipasquale. Siamo tutti siciliani, giovani e con grande esperienza a calcare il palcoscenico”.

Per quanto riguarda la prossima estate, cosa c’è in cantiere?

“Tanta carne bolle in pentola. Quest’estate collaborerò con diversi artisti, tra cui Noemi e Ivana Spagna, poi tanti altri che verranno svelati nelle prossime settimane. Per quanto riguarda i miei live, dopo l’ultimo concerto a Palagonia dello scorso 30 aprile, il 14 maggio sarò a San Cono insieme al Maestro Vince Tempera”.

Secondo te, c’è una chiave del successo?

Studiare e studiare sempre.

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