Musumeci, apertura “ufficiale” alla Lega. Miccichè: “Bene, ma si parta dal Sud”
Il discorso del presidente della Regione Nello Musumeci alla convention di Diventerà Bellissima non offre grandi sorprese ma la conferma che “il centrodestra deve essere unito al di là delle simpatie e delle antipatie” e il riferimento alle frequenti diatribe tra Miccichè e Salvini è assolutamente voluto anche se il Governatore ha ribadito che il soccorso delle vite umane in mare deve essere garantito
È un altro passo, stavolta quasi “ufficiale”, verso un centrodestra che comprende la Lega e che però abbia un forte progetto per il Sud: un abbraccio convinto che potrebbe sfociare in una “Federazione o un’alleanza con la Lega”, nel rispetto delle diversità di vedute “altrimenti ci sarebbe un partito unico ed è un bene che non ci sia”.
Ci sarà tempo per decidere ma la direzione ormai è tracciata e già da tempo c’erano segnali in tal senso. Ecco perché l’intervento di Musumeci non desta sorprese ma imprime comunque un’accelerazione alla politica siciliana e, perchè no, anche a quella nazionale. Non sono casuali, in tal senso, le bordate al ministro pentastellato Toninelli definito “calamità nazionale” e quelle al centrosinistra che con il Governo Crocetta ha lasciato macerie in Sicilia.
Un boato della folla presente ha salutato l’annuncio del Governatore che ha detto di essere intenzionato a ricandidarsi per una eventuale seconda legislatuira “per completare il lavoro avviato in questi anni”. Come curiosità segnaliamo la battuta finale di Musumeci, l’unica vera stoccata nei confronti di Salvini: “Che Dio ci aiuti, ma senza rosario in mano”. Da un cattolico praticante come lui…
Il leader di Forza Italia, Gianfranco Miccichè, apprezza il discorso, sebbene con qualche distinguo. “Sono in piena sintonia col pensiero di Musumeci: il centrodestra unito rappresenta già, idealmente, la maggioranza nel Paese. Non sono però generiche antipatie a separarmi da Salvini, bensì temi importanti per il Mezzogiorno e i siciliani. Non si può prescindere dal rispetto dei diritti umani, né tantomeno da una maggiore attenzione per il Sud, fino ad oggi totalmente ignorato dall’agenda di Governo, come i recenti fatti della Tonnara di Favignana dimostrano. Quando la coalizione di centrodestra vorrà proposi agli italiani con un progetto politico unitario, certe posizioni estreme sui temi dell’accoglienza dovranno essere certamente riviste”.