Musumeci: “Finanziaria? Con quei tagli nemmeno Einaudi avrebbe fatto meglio”
Il presidente della Regione Nello Musumeci si “smarca” dalle critiche per la Finanziaria, contestata da ogni parte ma che comunque è stata approvata all’alba di venerdì scorso, e rilancia la sfida.
“La Sicilia, per fortuna, non gioca la sua partita su questo bilancio: ci attende nei prossimi anni l’investimento di oltre 4 miliardi di fondi extra regionali a nostra disposizione. Quella appena votata è l’unica manovra possibile dopo la batosta del bilancio 2015, accertata dalla Corte dei Conti. Cercare una chiave politica fra i capitoli del bilancio sarebbe un esercizio ipocrita».
Nella lunga intervista rilasciata al Giornale di Sicilia il Governatore ribadisce le difficoltà che si sono presentate dopo la sentenza della Corte dei Conti. “Quando ti arriva una sentenza a metà gennaio che dice di cancellare 380 milioni in due anni neppure Luigi Einaudi potrebbe trovare una soluzione accettabile. E meno male che il restante miliardo e 600 milioni lo si potrà spalmare in trent’anni grazie all’accordo raggiunto dal nostro governo con lo Stato”.
Musumeci accenna ai rimpianti: “Fa rabbia constatare che a dicembre avevamo previsto una dotazione razionale per tutti i capitoli più sensibili (trasporto pubblico, consorzi di bonifica, forestali, teatri, Esa, Pip) e poi ci siamo ritrovati un coltello puntato al collo che ci diceva di tagliare subito 191 milioni ed altrettanti nel bilancio 2020. Una rabbia ancora maggiore se si pensa che si tratta di una contestazione relativa al bilancio del 2015 e quindi di un governo che non era il mio”.