Musumeci insiste: “Tacete. La nostra prudenza di oggi salverà la stagione turistica”

Musumeci non fa un passo indietro e ribadisce le stesse cose dette ieri che avevano scatenato una forte reazione da parte della politica e degli operatori turistici. Lo ha fatto nel corso di una diretta Facebook in cui ha illustrato tutte le iniziative che si sono fatte in Sicilia.

“Le scelte devastanti sono quelle di Israele o quelle del governo italiano che blocca i voli per la Cina e non certamente quelle del presidente della Regione siciliana che dice ai turisti delle zone gialle di rimandare di qualche giorno la vacanza in Sicilia”.

Rivolgendosi agli operatori turistici che lo hanno criticato, Musumeci replica: “Ma pensate che siamo cosi sprovveduti? Noi puntiamo sulla stagione turistica, ma se qui ci scappa il morto ce ne possiamo andare tutti. Smettete di fare speculazione, lo dico anche ai politici. Smettetela di fare il tiro al piccione, siamo seri. Tacete. Lasciatemi lavorare. Dobbiamo puntare a una seria stagione turistica. La prudenza di oggi ci consente di andare all’incasso fra qualche mese, quando inizia la stagione turistica. Per questo nei prossimi giorni vorrò incontrare il ministro dell’Economia per capire cosa fa per le imprese che stanno subendo danni”.

Musumeci ha ribadito che “i turisti e le comitive organizzate che arrivano da una zona dove c’è emergenza hanno il dovere di contattare le strutture sanitarie, dunque se non hanno organizzato le gite rimandino di qualche settimana, anche perché tra 3-4 settimane questo triste fenomeno sarà solo un ricordo. Ancora siamo in bassa stagione. Il problema non è se arrivano oggi 10 mila turisti ma se arrivano da zone contagiate e determinano una contaminazione che ci porta nelle prime pagine dei giornali: in quel caso avremmo perso la stagione turistica per tutto l’anno, perché la Sicilia non sarà più sicura”.

E ancora: “Oggi sono tornato da Roma e nell’aeroporto di Catania c’erano gli operatori che controllavano la temperatura; perché non c’erano tutti i giorni? La verità è che noi in questo momento dobbiamo coniugare due esigenze che possono apparire in contrasto: evitare il diffondersi del virus ed evitare che la Sicilia appaia un deserto. Per questo ho detto andiamo avanti secondo normalità, la vita non si ferma, prudenza non paura, non chiudersi in casa, sopratutto dove non ci sono casi di particolare motivo di allarme”.

“Noi non abbiamo chiuso tutte le scuole della Sicilia, l’hanno fatto altri colleghi in Italia. Noi abbiamo seguito il protocollo nazionale, chiudendo le scuole avremmo dato un segnale negativo. Niente allarmismo quindi, deve passare all’estero e nel resto d’Italia il messaggio che la Sicilia è una regione sicura. Non abbiamo chiuso nulla. Oggi ho firmato la disposizione secondo la quale il primo marzo tutti gli spazi museali regionali saranno aperti, diamo così la netta sensazione che in Sicilia non c’è il coprifuoco”.

L'aggiornamento sull'emergenza Coronavirus (28 febbraio 2020)

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Pubblicato da Regione Siciliana su Venerdì 28 febbraio 2020

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