Musumeci: “Mi fido di Turano”. L’assessore: “Estraneo ai fatti ma amareggiato”
La vicenda giudiziaria che riguarda l’assessore alle attività produttive Mimmo Turano ha ovviamente scosso il mondo politico siciliano ma il presidente della Regione Nello Musumeci ha voluto comunque rinnovare la fiducia al componente della sua giunta. “Ha avuto il garbo di informarmi sull’indagine e gli ho rinnovato la mia fiducia” ha detto il numero uno di palazzo d’Orleans che poi ha aggiunto di avere il massimo rispetto per il lavoro della magistratura.
A sostegno di Turano, alcamese, esponente di spicco dell’Udc, è arrivata anche la dichiarazione di Eleonora Lo Curto, capogruppo del gruppo Udc all’Ars: “Piena fiducia in Mimmo Turano di cui conosciamo il rigore morale e la rettitudine – ha detto la Lo Curto -. Un’indagine non è una condanna ma un’attività che serve anche a sgombrare il campo rispetto alle contestazioni. Siamo certi che i magistrati lavoreranno con scrupolo e riteniamo che l’assessore Mimmo Turano possa continuare la sua attività di governo con serenità”.
Già nei giorni scorsi l’assessore aveva ribadito l’estraneità ai fatti ma non aveva nascosto la propria amarezza: “Non so di cosa tratti, sono sereno ma con l’amarezza che si può provare in queste circostanze”. Turano ovviamente ha già dato mandato ai propri legali di chiarire al più presto la sua posizione nell’ambito di questa inchiesta, denominata “Palude” e coordinata dalla Procura della Repubblica di Trapani.
Nell’ambito dell’inchiesta nei giorni scorsi sono finiti agli arresti domiciliari il capo del genio civile di Trapani, un dirigente del Comune di Castellammare del Golfo e due imprenditori. I reati contestati vanno dalla corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio al falso materiale ed ideologico commesso da pubblici ufficiali in atti pubblici e violazioni alla normativa in materia di appalti pubblici.