Musumeci: “Non escludo un lockdown a fine gennaio, siamo preoccupati per i dati”
Lockdown in Sicilia? Non è da escludere. Il mancato abbassamento della curva dei contagi in Sicilia fa ipotizzare al Governatore Musumeci la possibilità di adottare ulteriori provvedimenti restrittivi.
“Siamo preoccupati, il diritto alla vita è prioritario, e se il contagio non dovesse abbassarsi noi alla fine del mese adotteremo ulteriori misure restrittive d’intesa con il Governo nazionale e non escludo che si possa arrivare ad un lockdown come quello della scorsa primavera”, ha detto Musumeci.
“La zona rossa di questo periodo non è la stessa della scorsa primavera – ha sottolineato il governatore – ma questo lo ha deciso il governo nazionale e noi abbiamo recepito per intero il Dpcm apportando solo qualche piccola misura restrittiva. Siamo molto allarmati perché i siciliani non hanno capito la gravità del momento. Basta guardare le foto e i filmati per rendersi conto della indisciplina di una minoranza di cittadini”.
Il presidente della Regione ha anche parlato della situazione politica nazionale: “C’è bisogno di un’interlocuzione stabile. Parlo da presidente della Regione: nella mia qualità istituzionale, ho l’esigenza di interloquire con un governo stabile che abbia un programma a media scadenza. Credo che fino a questo momento la crisi non sia stata ben spiegata. Mi auguro di potere continuare a dialogare con il governo nazionale. Ma se dovesse permanere la crisi, con la provvisorietà della giornata, sono convinto che la strada delle elezioni sia l’unica da imboccare”.
Sull’ipotesi di lockdown critica la posizione del capogruppo PD all’Ars, Giuseppe Lupo: “Da un presidente della Regione che agisce anche nella veste di commissario Covid ci aspettiamo qualcosa in più dell’ennesimo scaricabarile. Musumeci non può continuare ad accusare ‘l’altro di turno’ per tentare di nascondere le proprie inefficienze. È dovere di tutti rispettare le regole ed essere prudenti, ma invece di assistere immobile a ciò che accade, Musumeci si dia da fare ed avvii una nuova fase di collaborazione e confronto con l’Ordine dei Medici ed i medici di Medicina generale per una gestione condivisa della pandemia e per mettere la parola fine al caos della Sanità in Sicilia”.
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