Musumeci sull’inchiesta Ast: “Non avevamo prove concrete. Accuse su di me? Risibili”
“Poveretti, perdono solo tempo con me. Ci provano col fango ma non ci riescono mai. L’accusa di raccomandazioni e di favoritismi, se rivolta a me, sarebbe puramente risibile”. Sono le parole del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, a Repubblica sul terremoto che ha colpito l’azienda partecipata Ast.
“La Regione, con l’assessore al ramo Armao, è intervenuta più volte sul presidente dell’Ast, evidenziando le anomalie. Li abbiamo persino convocati. È stata la sola volta che ho incontrato il direttore dell’Ast Fiduccia. Qui a Palazzo, insieme col presidente Tafuri”.
“Al presidente – prosegue – ho detto che sbagliava a tenere il direttore al suo posto. Non avevamo prove concrete al di là delle diffuse voci sulla spregiudicatezza del direttore. Dal canto suo, la commissione Territorio dell’Assemblea aveva prodotto tempo fa al presidente dell’Antimafia regionale svariati documenti di denuncia sulle assunzioni clientelari. L’Antimafia mi sembra che stia aprendo solo nelle ultime ore un’indagine. Non aggiungo altro”.
Sul tema della ricandidatura il governatore è sicuro: “Mi sono imposto di non insistere. Lascio che i partiti facciano le loro valutazioni. Vado avanti per la mia strada, continuo con gli assessori a concentrare le energie sul tanto che c’è da fare ogni giorno, sul buon governo, appunto. Girando tra la gente, aprendo cantieri fermi da anni, ci occupiamo dei fatti. Non voglio occuparmi di candidature. È compito dei partiti farlo. Io continuo a lavorare ogni giorno per la mia terra”, conclude.