Musumeci, un “bluff” che avrà un effetto-boomerang. E la Chinnici ci prova…
Il bluff giocato da Musumeci domenica scorsa con il suo “Tolgo il disturbo “ ha avuto l’effetto di un boomerang dopo la conferenza stampa di giovedì scorso nella quale lo ha spiegato. In effetti, il Governatore ha tentato di mettere a segno una puerile operazione per rimettere a centro la sua ricandidatura dopo le dichiarazioni contrarie di Forza Italia e Lega che è miseramente fallita, viste le reazioni più o meno palesi, di stampa, forze politiche ed opinione pubblica. Tutti lo hanno “sgamato”, perfino qualcuno dei suoi sostenitori con la conseguenza che – lo dicono in tanti – lui stesso abbia messo la pietra tombale sulla su candidatura per l’intero centrodestra.
Oggi il centrodestra, paradossalmente, si trova con un problema in meno da affrontare, cioè Musumeci. Sarà sufficiente spiegare per bene alla Meloni cosa ha fatto il suo amico Musumeci nei suoi 55 mesi di governo e perché non lo vogliono più né buona parte dei parlamentari né le forze sociali. Non credo di esagerare nel dire ciò, basta parlarne in giro con la gente e con gli addetti ai lavori per rendersi conto della situazione. Anche la Meloni non dovrebbe avere difficoltà a rendersi conto che la ricandidatura di Musumeci non ha il giusto appeal e non può essere imposta.
Ma c’è di più, il Pd ha nel frattempo scelto l’europarlamentare Caterina Chinnici quale proprio candidato alle primarie per vincerle facilmente. La Chinnici è un buonissimo candidato che potrebbe anche attrarre quei settori di elettorato di centrodestra che non voterebbero Musumeci. Non si tratta di una mia fantasia ma di qualcosa che comincia a intravedersi. L’altro contendente, “anomalo”, già in campo è l’ex sindaco di Messina Cateno De Luca, da tempo oppositore di Musumeci, che baserà la sua campagna elettorale sull’operato del Governatore e sui suoi fallimenti. Se venisse meno la candidatura dell’attuale Presidente avrebbe la sua principale arma spuntata e potrebbe considerare di presentare la sua lista a sostegno del candidato del centrodestra a lui più gradito.
Adesso il tavolo del centrodestra è chiamato a districare la matassa al più presto, per evitare di arrivare all’ultimo momento, come è successo al Comune di Palermo. Da più parti si ipotizza un altro candidato di Fratelli D’Italia (Urso o Stancanelli). Si parla anche di una donna non politica che proviene dal mondo delle professioni e dell’imprenditoria siciliana. Sicuramente ne sapremo di più a luglio, augurandoci che in ogni caso venga offerta all’elettorato la possibilità di scegliere tra candidati che siano davvero capaci di svolgere il delicato ruolo di Presidente della Regione, in possesso delle necessarie doti di equilibri, umanità, competenze ed inclusività.
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