Neonato abbandonato a Ragusa: arrestato il padre, ha inscenato il ritrovamento
É stato individuato e posto agli arresti domiciliari il padre del neonato che era stato abbandonato a Ragusa i primi di novembre. Si tratta dello stesso passante che ha trovato il piccolo (poi chiamato Vittorio Fortunato) in un bidone della spazzatura e avvolto in un sacchetto in via Saragat, nel quartiere residenziale di Pianetti. Quell’uomo (59 anni, titolare di una macelleria della zona) è ora gravemente indiziato del reato di abbandono ed è accusato di avere anche inscenato il ritrovamento.
Dopo aver salvato il piccolo (ritrovato nudo, avvolto soltanto in un plaid e con il cordone ombelicale non chiuso) trasportandolo tempestivamente in ospedale, gli agenti avevano sentito l’uomo che aveva affermato di aver notato un sacchetto di fronte alla propria macelleria e di essere stato attirato da alcuni gemiti, scoprendo il neonato e chiedendo ad un’amica di provvedere ad avvisare insieme le forze dell’ordine. Le indagini avrebbero però evidenziato una versione dei fatti diversa.
L’uomo, infatti, sarebbe legato sentimentalmente a una 41enne, che la sera del 4 novembre ha partorito il bambino nella propria abitazione a Modica. La donna aveva chiesto all’uomo di lasciarlo in ospedale: per lei al momento non sono scattati provvedimenti cautelari.
Al commerciante di via Saragat è contestato il reato di abbandono di minore, ma l’avvocato difensore Michele Sbezzi respinge l’accusa dicendo: ” Confermo l’arresto e l’esistenza di una delicata indagine ma vorrei specificare che l’intervento della Polizia e di un’ambulanza sui luoghi del presunto ritrovamento del minore non sono stati casuali, né frutto di indagine. È stato infatti lo stesso indagato, in compagnia di un’amica, a chiamare le forze dell’ordine perché il neonato venisse trasportato al più presto in ospedale e lì, legittimamente, affidato alle cure dei sanitari ed a un’adozione, come previsto dalla legge”.
Sbezzi sostiene che “nessun abbandono si è verificato e, anzi, la salvezza del neonato è stata assicurata proprio dal fatto che l’indagato abbia scelto di chiamare con urgenza le forze dell’ordine”. Inoltre “l’indagato aveva già reso piena testimonianza alla Polizia diversi giorni fa, senza nascondere nulla. Confido quindi che, già al primo interrogatorio di lunedì, il Gip vorrà revocare la misura degli arresti domiciliari”.
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