Nuovo Dpcm, Conte ha firmato il provvedimento: ecco cosa si può fare e cosa no

Il nuovo Dpcm è stato firmato. Il decreto del presidente del Consiglio (datato 14 gennaio) è stato firmato oggi dal premier Giuseppe Conte: il documento – di 29 pagine – sarà in vigore dal 16 gennaio dal 5 marzo e conferma molte delle misure già preannunciate nei giorni scorsi alle istituzioni locali e al Parlamento. Ma quali sono in concreto le misure introdotte? Cosa si può fare e cosa no? (QUI IL DOCUMENTO COMPLETO).

Confermata la gran parte delle misure: coprifuoco dalle 22 alle 5; scuole superiori in didattica a distanza al 50% da lunedì; inasprimento delle soglie di indice Rt per accedere alle zone con restrizioni. Ora sarà il ministro Speranza a disporre con apposita ordinanza in quale area di rischio sarà collocata ogni regione (a cominciare dal “nodo” Sicilia).

Ma è confermato fino al 15 febbraio il divieto di spostamento tra regioni a prescindere dalla zona. Così come già previsto dal decreto legge resta il limite dei “due ospiti” nelle visite a parenti o amici. Il Dpcm specifica inoltre le condizioni per accedere alle varie zone e in particolare la c.d. “zona bianca” (in cui cesserebbero le restrizioni): la zona bianca si applica qualora “nel relativo territorio si manifesti una incidenza settimanale dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti”.

Sul divieto di asporto per i bar dalle ore 18 si è optato per ricondurre il tutto a specifici codici ATECO: lo stop all’asporto dalle ore 18 viene imposto dunque alle attività con codici Ateco 56.3 (bar e altri esercizi simili senza cucina) e 47.25 (commercio al dettaglio di bevande in esercizi specializzati).

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