Ombre sul disastro aereo che uccise Tusa. Papatheu (FI) chiede di fare chiarezza
“Il disastro aereo, del 10 marzo scorso, del boeing 737 dell’Ethiopian Airlines costato la vita a 157 persone, 8 italiani tra i quali il prof. Sebastiano Tusa, ad oggi è una strage senza una verità”. Lo dice la senatrice di Forza Italia Urania Papatheu che ha presentato un’interrogazione al Ministro degli Esteri affinchè il governo italiano riferisca in aula su “cosa è stato fatto per accertare le cause della sciagura e se intende adeguarsi alla volontà delle autorità etiopi di chiudere le indagini”.
Secondo quanto scrive la parlamentare risulterebbe che gli specialisti della Scientifica siano stati inviati nella zona del disastro dopo 45 giorni e senza aver accesso al punto centrale dell’incidente.
“I funerali del prof. Tusa – aggiunge Papatheu – avranno luogo il 10 giugno a Palermo ma dopo mesi di vana attesa abbiamo solo un po’ di terra da commemorare. Perchè l’Etiopia non vuole proseguire la ricerca dei resti? Cosa c’è nella scatola nera? Non e’ accettabile questo muro di silenzio che acuisce il dolore dei familiari e nega loro le foto dei reperti e l’opportunità di riconoscere oggetti appartenuti ai propri cari”.