Omicidio a Palermo, un uomo ucciso con tre colpi di pistola: un ventenne confessa
Omicidio a Palermo, nel quartiere Brancaccio. Un uomo di 47 anni, pregiudicato, Natale Caravello, è stato ucciso con tre colpi di pistola nella serata di venerdì 10 marzo in via Matera. Un giovane di 20 anni, Alessandro Sammarco, poche ore dopo, ha confessato.
Il movente, secondo quanto appreso, sarebbe di natura sentimentale, la mafia non c’entra: Caravello, ucciso con due colpi in testa, esplosi da distanza ravvicinata con una calibro 22, si sarebbe opposto al fidanzamento del ragazzo con la figlia. Il ventenne si è presentato alla caserma Carini dei Carabinieri in piazza Verdi, accompagnato dal suo avvocato. Sammarco è stato portato poi alla squadra mobile, dove è stato interrogato.
Il giovane ha quindi raccontato che nella serata di giovedì 10 marzo, in via Matera, c’è stata l’ennesima discussione finita in lite. Per gli agenti l’uccisione di Caravello è stata un’esecuzione, ma l’omicida si è difeso affermando che il suo è stato un gesto dettato dalla paura. Si cerca quindi di diradare la nebbia che avvolge la vicenda: Sammarco infatti ha affermato di aver ucciso l’uomo mentre era su uno scooter e senza prendere la mira, intimorito dal padre della “fidanzata”.
Ciò si sposa però male con i risultati balistici che evidenziano colpi alle spalle. Inoltre, i familiari della vittima, hanno affermato che l’uomo non è mai stato fidanzato con la figlia di Caravello, anzi, l’avrebbe importunata fino alle molestie. Il sostituto procuratore Gianluca De Leo ha disposto il fermo di Sammarco che è stato portato in carcere.
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