Omicidio Fragalà: il nuovo pentito deporrà al processo, rinviata la requisitoria
Francesco Paolo Lo Iacono, nuovo collaboratore di giustizia, deporrà al processo per l’omicidio dell’avvocato Enzo Fragalà (aggredito a pochi metri dal palazzo di giustizia di Palermo nel 2010). Oggi sarebbe dovuta iniziare la requisitoria, ma le rivelazioni di Lo Iacono sulla possibile identità del mandante hanno indotto i pm a chiedere e ottenere l’esame da parte della corte d’assise di Palermo.
Lo Iacono, arrestato a luglio in una indagine sullo spaccio di droga in città, sostiene che il mandante dell’omicidio (per il quale sono sotto processo Francesco Arcuri Antonino Siragusa, Francesco Castronovo, Salvatore Ingrassia, Paolo Cocco e Antonino Abbate) sarebbe il boss di Porta Nuova Gregorio Di Giovanni, recentemente arrestato nel blitz Nuova Cupola ed attualmente detenuto.
Il neo pentito sostiene di aver udito una conversazione in una abitazione dove c’era Di Giovanni, mentre consegnava un’ordinazione come lavoratore del bar Bobbuccio, che si trova nei pressi del tribunale: Lo Iacono avrebbe sentito Di Giovanni dire a un misterioso interlocutore che si doveva dare una lezione a Fragalà.
Il nome di Di Giovanni era già stato fatto in passato da un altro collaboratore di giustizia, Francesco Chiarello, ma allora, essendo l’unica accusa nei confronti di Di Giovanni, la Procura non ritenne di aver indizi sufficienti per procedere a suo carico. Dopo una prima archiviazione, l’inchiesta sulla morte del penalista è riuscita a individuare sinora gli esecutori materiali del barbaro assassinio.