Omicidio Loredana, l’ex marito l’ha fatta mettere in ginocchio e poi ha sparato
I risultati dell’autopsia sul corpo di Loredana Calì, uccisa a Catenanuova (Enna) dall’ex marito Filippo Marraro l’1 di aprile, rivelano particolari raccapriccianti sugli ultimi secondi vissuti dalla vittima.
L’uomo ha sparato due colpi ravvicinati e probabilmente uno dei due colpi di arma da fuoco sono stati esplosi mentre la donna si trovava in ginocchio o a terra per implorare l’ex marito a non ucciderla. Ma Marraro, reo confesso, ha sparato lo stesso.
Loredana Calì è stata uccisa con due colpi di revolver con la matricola abrasa che l’hanno raggiunta al collo – e forse è questo quello fatale – e al petto. La ricostruzione fatta durante l’autopsia svolta all’obitorio di Piazza Armerina parrebbe indicare il fatto che l’uomo ha anche afferrato la donna per i capelli, cosa che peraltro aveva fatto già qualche minuto prima come confermano le telecamere di sorveglianza. Di certo la donna, che oggi avrebbe compiuto 40 anni, ha cercato di difendersi.
L’omicida, Filippo Marraro, è stato interrogato oggi e ha confermato le dichiarazioni rilasciate poco dopo il delitto, spiegando nei dettagli la dinamica del delitto. Il secondo colpo di pistola sarebbe stato sparato per essere sicuro che Loredana fosse morta. “Ero angosciato e in ansia – ha detto Marraro -, stanco di sentirmi osservato e di essere trattato come un cornuto”.
C’è un altro passaggio da chiarire, la possibilità che Marraro abbia cercato di uccidere anche la sorella di Loredana con cui aveva pessimi rapporti. Dopo il delitto Marraro è andato a casa sua, non trovandola, con la pistola ancora carica