Omicidio Raciti, Speziale chiede la scarcerazione in Cassazione. Il legale: “É innocente”
Antonino Speziale (condannato a otto anni per l’omicidio dell’ispettore capo di polizia Filippo Raciti) “non può realizzare alcun ravvedimento” perché “ha manifestato sempre la sua innocenza; non può pentirsi di un reato che non ha commesso”. Lo afferma il suo legale, l’avvocato Giuseppe Lipera nel ricorso in Cassazione contro la decisione del Tribunale di sorveglianza di Caltanissetta di non concedere una misura alternativa al carcere. L’udienza si terrà il 12 marzo.
Il legale chiede che venga annullato il provvedimento del Tribunale di sorveglianza con cui viene negata la misura alternativa al carcere, ritenendo “illogico e irragionevole addebitare al detenuto un elevato grado di pericolosità sociale”. Speziale è detenuto dal 14 novembre del 2012 per i fatti avvenuti il 2 febbraio 2007 a margine del derby Catania – Palermo. Il fine pena è previsto per il 29 aprile 2021.
Il legale contesta la decisione dei giudici e cita la relazione della dottoressa Fortunata Farinella dell’Uepe di Catania in merito ai familiari di Speziale che si dichiarano “vittime di un clamoroso errore giudiziario e pur tuttavia, rispettosi delle istituzioni, auspicano la possibilità di avere il proprio figlio a casa”. L’ultras del Catania, all’epoca dei fatti minorenne, compirà 31 anni a luglio.