Open Arms verso Lampedusa. Il Tar dispone ingresso in acque territoriali. Salvini si oppone
“Ci dirigeremo verso Lampedusa, secondo il Tar possiamo entrare in acque italiane, ora vediamo in che modo. Verrà assicurato il soccorso alle persone da 13 giorni a bordo della nave”.
Lo hanno fatto sapere agli organi di stampa fonti della Ong. Secondo le stesse fonti “Tutti i passeggeri a bordo della nave avrebbero bisogno di soccorso e quindi di essere sbarcati”.
“C’è un disegno per tornare indietro ed aprire i porti italiani, per trasformare il nostro paese nel campo profughi d’Europa. Ma io non torno indietro”. Lo ha detto il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini dopo la decisione del Tar di sospendere il divieto d’ingresso per la Open Arms. “Ditemi se non è un paese strano – aggiunge – quello dove una nave spagnola in acque maltesi si rivolge ad un avvocato di un tribunale amministrativo per chiedere di sbarcare in Italia. Nelle prossime ore firmerò il mio no perchè complice dei trafficanti non voglio essere”.
Nella giornata di ieri era stato presentato un ricorso, dai legali della Ong Open Arms, al TAR del Lazio “nel quale facevamo presente la violazione delle norme di Diritto Internazionale del mare in materia di soccorso presenti all’interno del Decreto Sicurezza Bis”.
Il Tar avrebbe riconosciuto la suddetta violazione e la situazione di eccezionale gravità ed urgenza dovuta alla permanenza protratta in mare dei naufraghi a bordo della nave, disponendo “la sospensione del divieto di ingresso in acque territoriali italiane per permettere il soccorso delle persone a bordo”.
“Siamo lieti di constatare come, ancora una volta, – si legge in una nota della Ong – dopo il Tribunale per i Minori, anche il Tar abbia ritenuto di dover intervenire per tutelare la vita e la dignità delle persone e abbia riconosciuto le ragioni della nostra azione in mare ribadendo la non violabilità delle Convenzioni Internazionali e del Diritto del Mare. Seguendo le indicazioni del Tar dunque, ci dirigiamo verso il porto sicuro più vicino in modo che i diritti delle 147 persone, da 13 giorni sul ponte della nostra nave, vengano garantiti”. Direzione Lampedusa.