Giuseppe-Carta

Operazione Muddica, ai domiciliari il sindaco di Melilli Giuseppe Carta

C’è anche il sindaco di Melilli , Giuseppe Carta, tra i destinatari delle misure cautelari emesse dal GIP del Tribunale di Siracusa. In totale, sono nove le persone coinvolte nell’operazione Muddica, a vario titolo accusate di reati contro la Pubblica Amministrazione, la fede pubblica e il patrimonio, “in relazione alle procedure di affidamento di lavori e servizi da parte di uffici pubblici”, come fatto sapere dalla Questura.

Ai domiciliari, oltre al sindaco di Melilli, è finito anche l’ex vice sindaco ed ex assessore Sebastiano Elia, detto Stefano. Inoltre, è stato disposto un provvedimento di divieto di dimora nei comuni di Melilli e Francofonte per il sindaco di Francofonte, Daniele Lentini. Coinvolti nell’operazione anche due dipendenti del Comune di Melilli e quattro imprenditori. L’operazione è staa condotta dagli agenti di Polizia del Commissariato di Priolo Gargallo.

LE REAZIONI

Giorgio Pasqua, deputato regionale del Movimento Cinque Stelle: “Agli organi inquirenti e magistratura giungano le nostre congratulazioni per quanto scoperto a Melilli. L’operazione Muddica è la dimostrazione però che i nostri sospetti erano assolutamente fondati. Proprio i gravi vizi di legittimità della gestione amministrativo-contabile del Comune di Melilli, sono stati oggetto di una nostra interrogazione parlamentare e di una richiesta di ispezione da parte dell’assessore regionale alle autonomie locali Grasso lo scorso agosto. Ispezione che è stata effettuata lo scorso autunno e sulla quale pretendiamo adesso di conoscere le risultanze. L’assessore Grasso dia un contributo alle indagini. È stata proprio su mia sollecitazione messa nero su bianco con una interrogazione, che l’assessorato regionale agli Enti Locali ha disposto un’ispezione in quel Comune. Dato che l’assessore Grasso non lo ha fatto con noi, trasmetta a questo punto quanto è emerso agli organi inquirenti e contribuisca alle indagini. Su quel Comune c’erano gravissimi sospetti di gestioni opache di appalti e violazioni di legge che avevamo il dovere di valutare, violazioni che ci sono state peraltro sottolineate anche dall’ex segretario comunale. Oggi  sono scattate le manette, ma il danno alla comunità locale è stato fatto”.

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