Palazzo delle Aquile

Palermo, diminuiscono gli aiuti dello Stato e aumenta l’Irpef: si passa da 465 a 180 milioni

Aumento dell’Irpef che raddoppia in due anni e i contribuenti tremano. Oggi verrà trasmessa a Roma una copia dello schema del piano pluriennale di riequilibrio e martedì prossimo sarà firmato l’accordo con il quale verrà assegnato il contributo salvataggio. Numeri che sono scesi drasticamente: dai 465 milioni preventivati inizialmente si è passati a 180.

Una cifra di riparto finale che porterebbe alla crescita dell’addizionale e quindi a pagare di più: quest’anno 59 milioni, nel 2023 la cifra salirebbe addirittura a 75. Ugo Forello, consigliere del gruppo Oso – che aveva evidenziato i ricalcoli del piano – ha affermato che “di fronte a questi insostenibili potenziali aumenti dell’Irpef è legittimo chiedersi: vale la pena firmare l’accordo capestre con il Governo?”.

Direttamente collegato al tema c’è il pagamento dei creditori dell’Ente con condizioni sfavorevoli rispetto a quelle del dissesto perché fissa percentuali di riduzioni di pagamento del debito sulla base dell’anzianità del debito. Con persone che si vedranno decurtare le somme fino al 60%. Inoltre, 10 consiglieri – tra cui Forello – hanno inviato una nota al capo area del settore Tributi, al comando della polizia municipali, alla Corte dei Conti, al Confesel, al Ministro degli Interni e al Mef.

“E’ di tutta evidenza che il detto Piano e le misure in esso contemplate costituiscono il perimetro entro il quale l’Amministrazione è chiamata a d esplicare la propria azione, non solo nell’ambito della programmazione delle spese ma anche quale riferimento cui attenersi per la formulazione delle previsioni di entrata”, scrivono.

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