Palermo blindata per Xi Jinping, Orlando: “Città pronta ad accoglierlo”. Musumeci
Dietro l’arrivo del presidente cinese Xi Jinping (e la sua delegazione di 500 persone), che domani pomeriggio atterrerà a Palermo per una visita lampo, c’è stato un lungo lavoro di preparazione con l’ambasciatore cinese a Roma.
Il capoluogo siciliano è stato scelto anche in omaggio al Presidente della Repubblica, il palermitano Sergio Mattarella. “E la città – sottolinea il Sindaco Leoluca Orlando – è pronta ad accogliere Xi Jinping offrendo la sua peculiarità di grande capitale del Mediterraneo, crocevia e snodo di culture diverse”.
A cominciare dalla mostra China Art Now, curata da Giacomo Fanale in collaborazione con il commissario estero della Biennale di Pechino Vincenzo Sanfo, inaugurata oggi a Palazzo Sant’Elia dallo stesso Orlando.
“Ho presentato Palermo con le sue magnifiche potenzialità e con le sue criticità – ha detto il sindaco – dall’area industriale di Termini Imerese all’Italtel di Carini che già opera in Cina, dove in questi anni è molto cresciuto l’export siciliano”. Ma il sindaco ha tenuto a precisare: “Non siamo in svendita. Accoglieremo contenuti che rispettino la nostra identità. Se ci saranno proposte quindi verranno esaminateavendo presente la storia e la cultura di Palermo e dei suoi abitanti”.
PALERMO BLINDATA – Domani la città sarà blindata. Sono stati istituiti una serie di divieti di sosta già a partire dalle 7 del mattino di ieri fino alle 14 di domenica nei pressi dell’hotel Villa Igiea, nei quartieri Acquasanta e Arenella, nella zona di Mondello, nella aree che si trovano nei pressi di palazzo dei Normanni e degli hotel Astoria e San Paolo Palace dove sarà alloggiata una parte della delegazione cinese. È stato predisposto anche il servizio rimozione con autogrù, garantito anche il prelievo di scooter e moto.
LA PROTESTA DI AMNESTY INTERNATIONAL – Ad ‘accogliere’ Xi Jinping ci sarà anche Amnesty International che, lungo il percorso dell’ospite cinese, mostrerà cartelli in inglese per chiedere il rilascio di tutte le persone detenute nei campi di concentramento di massa e per dire basta alle violazioni dei diritti umani contro le minranze etniche, specialmente uiguri e tibetani. Ci saranno anche altri cargtelli per chiedere la liberazione di sei cinesi detenuti.