Palermo, il 23 maggio dei candidati sindaco: Lagalla sceglie di non andare
Roberto Lagalla, candidato sindaco al Comune di Palermo, ha scelto di non essere presente alle commemorazioni in occasione del XXX Anniversario della strage di Capaci dopo le feroci polemiche che lo hanno interessato nei giorni scorsi.
“Nelle scorse ore ho avuto un colloquio telefonico con la professoressa Falcone per annunciarle con rammarico l’impossibilità di partecipare alla manifestazione di commemorazione dei trent’anni della strage di Capaci. Sono stato costretto a prendere questa decisione per evitare che qualche facinoroso, sensibile al fascino di certe feroci parole, potesse macchiare uno dei momenti simbolici più importanti della nostra città”, afferma.
“Ieri dallo stesso palco in cui si terranno le celebrazioni di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli uomini della scorta è stato operato nei miei confronti un premeditato linciaggio morale, camuffato da piece teatrale. Non è mia intenzione esporre Palermo a potenziali violenze. È mio dovere salvaguardare la sua immagine di fronte alle più alte cariche dello Stato e all’intero Paese. Sono profondamente addolorato per il clima d’odio che qualcuno sta alimentando strumentalmente. Auspico che da domani si torni a parlare di Palermo e delle idee per la sua rinascita. Io di certo continuerò a farlo”, conclude.
Fabrizio Ferrandelli, invece, afferma: “Oggi ricorre il trentennale della strage di Capaci, da allora molto è cambiato. Quel 23 maggio 1992 fu un giorno triste, con la mafia che pensava di aver vinto, ma non aveva ancora fatto i conti con i palermitani e i siciliani che da allora combattono con molta più veemenza questo male. Quel giorno – ricorda il candidato sindaco – fu un vero e proprio spartiacque. Il sacrificio di Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo, degli uomini della scorta Vito Schifane, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, non fu inutile ma non dovevano pagare con la vita”.
“Li ringraziamo per quanto fatto, dobbiamo portare avanti le loro lotte che sono diventate le nostre. Lotte che non vanno sbandierate solo nel giorno del ricordo, ma vanno portate avanti sempre. La mafia deve rimanere lontana dai posti di Governo e con noi lo sarà sempre e per sempre. Abbiamo scavato un solco netto che ci distingue in maniera netta e chiara da chi si accompagna con chi è stato condannato per mafia e cerca di far ripiombare l’intera città di Palermo nel passato. La mafia – conclude Ferrandelli – è una montagna di merda e come tale dobbiamo trattarla”.
Francesca Donato, candidata sindaco di Palermo ed europarlamentare, dice: “Oggi, con alcuni candidati e sostenitori di Rinascita Palermo, abbiamo deposto una rosa sulla tomba di Giovanni Falcone a San Domenico, in memoria anche di Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro. Ci terremo lontani dalle passerelle e dalle celebrazioni ufficiali preferendo un semplice momento di raccoglimento e preghiera”.
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