Palermo, il business dell’oro in mano alla mafia: 5 persone arrestate e 27 indagate

Il business dell’oro in mano alla mafia. Sono cinque le persone arrestate dai finanzieri di Palermo per concorso esterno in associazione di stampo mafioso, riciclaggio, ricettazione ed estorsione.

Un vero e proprio meccanismo di riciclaggio del prezioso materiale da parte di una società palermitana che, sulla base di direttive impartite dal mandamento mafioso di Porta Nuova a Palermo, raccoglieva grandi quantità di oro raccolto da ladri e rapinatori.

Il materiale veniva quindi acquistato da persone consapevoli della sua provenienza illecita che lo fondevano per rivenderlo in lingotti. Disposto il sequestro di 5 imprese operanti nel settore del commercio dell’oro, nonché di somme di denaro, oro, disponibilità finanziarie, beni mobili registrati, immobili e aziende nella disponibilità di 27 indagati, fino alla concorrenza di circa 5 milioni di euro.

La società palermitana, nel triennio che va dal 2016 al 2018, ha dichiarato operazioni di cessione di oro per oltre 2,19 tonnellate, per un valore di oltre 75 milioni di euro. Al fine di ridurre i rischi, gli stessi imprenditori si sarebbero serviti di “compro oro”, rispetto ai quali sarebbero emersi gravi indizi di reato in ordine all’emissione di false fatture di vendita. Sono in corso di esecuzione numerose perquisizioni.

Gli indagati sono Vincenzo Luca (47 anni), Rosario Luca (42 anni), Sergio Rubino (54 anni). Ai domiciliari Francesco Luca (74 anni) e Ilenia Catalano.

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