Palermo, il Tar sospende l’ordinanza del Comune: locali aperti anche di notte
Il TAR Sicilia ha sospeso l’ordinanza del sindaco di Palermo Leoluca Orlando che impone fino a fine luglio (con orari diversi a seconda del periodo della settimana) la chiusura notturna delle attività commerciali che vendono cibi e bevande (e sanziona anche il consumo da parte degli avventori oltre una certa ora). Il Comune di Palermo non si è costituito in giudizio nel caso specifico, mentre la trattazione del caso in sede collegiale è fissata per il 21 luglio.
Il ricorso è stato presentato da un gruppo di ristoratori che si ritenevano danneggiati dalla misura e sono stati rappresentati dagli avvocati Angelo Vassallo, Giuliana Sapienza e Sandro Di Carlo.
Pur trattandosi di decreto sospensivo, il giudizio presente nel dispositivo (firmato dal presidente Nicola Maisano) è netto: per i giudici amministrativi, “il provvedimento impugnato introduce significative limitazioni allo svolgimento di attività che godono di copertura costituzionale – libertà individuale e libertà di attività economica – in deroga alle disposizioni normative primarie, ed a tutela d’interessi che, per quanto meritevoli, appaiono privi del requisito della contingibilità”.
E inoltre, “indipendentemente da qualsiasi valutazione sulla adeguatezza e proporzione delle misure disposte, nonché sulle imprecisioni semantiche del provvedimento impugnato, lo strumento utilizzato dal Comune di Palermo – in considerazione dei presupposti di legge necessari per l’adozione di un’ordinanza contingibile e urgente – non appare, in linea di principio, adeguato alla tutela dell’interesse che ha determinato l’adozione del provvedimento impugnato, che non ha, si ripete, carattere contingibile”.
I COMMENTI
Il sindaco Leoluca Orlando prende atto della decisione di sospendere l’ordinanza “che era stata adottata di concerto con il comitato d’ordine e sicurezza” e dice: “Motivo in più per invitare i cittadini alla massima prudenza e al continuo rispetto delle regole, così come alla vaccinazione che sta dando ottimi risultati nel contrastare la diffusione del virus. Allo stesso tempo non posso che ribadire il mio ringraziamento a quanti fra polizia municipale e forze dell’ordine, sono e saranno impegnati per continuare l’azione di contrasto ad ogni forma di illegalità e violenza”.
Il capogruppo di Italia Viva al consiglio comunale di Palermo, Dario Chinnici, invece dice: “É la dimostrazione di quanto l’amministrazione comunale abbia perso la bussola. In estate e all’inizio di una possibile ripresa economica, gli imprenditori palermitani sono costretti a destreggiarsi fra avvocati e carte bollate anziché pensare a rimettersi in carreggiata per non chiudere e non licenziare, difendendosi da ordinanze prive di ogni criterio. E’ l’ennesimo fallimento del sindaco che, su movida e mobilità, ha ancora una volta deciso di tirare dritto senza alcun confronto”.
Igor Gelarda, capogruppo della Lega a Palazzo delle Aquile, sottolinea: “La sospensiva del Tar dell’ordinanza sindacale sulla movida, rappresenta la conferma che i provvedimenti di Orlando sono inadeguati. Perchè non si può ricreare o riproporre, anche parzialmente, un lockdown in un momento come questo. Quella ordinanza rappresentava un danno per le attività produttive sane della città e costituzionalmente garantite. Al contrario bisogna intensificare i controlli soprattutto contro il fenomeno dell’abusivismo commerciale, ovvero servono regole e provvedimenti che dovrebbero essere condivisi con il tessuto produttivo della città che deve lavorare in coro e non col singolo suonatore”
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