Palermo: imprenditori vicini ai clan, sequestrati beni per 8 milioni di euro

Otto milioni di euro. È questo il valore complessivo dei beni sequestrati dalla Direzione Investigativa Antimafia di Palermo a Salvatore Milano e Filippo Giardina, entrambi 66enni.

Inoltre, per entrambi è stata disposta la sorveglianza speciale per 4 anni. Il decreto di confisca è stato emesso dai giudici della sezione misure di prevenzione del Tribunale del capoluogo siciliano.

Ai due imprenditori, come si apprende dall’Ansa, erano già stati in passato sequestrati beni: partecipazioni sociali, compendi aziendali, beni immobili e mobili e rapporti bancari.

Le indagini della Dia sono state coordinate dal procuratore Francesco Lo Voi e dal pm Dario Scaletta e sono cominciate nel 2007 quando, nel covo dei boss Salvatore e Sandro Lo Piccolo, fu rinvenuto un ‘pizzino’ in cui si faceva riferimento ai negozi Bagagli. Inoltre, un simile riferimento emerse in un’intercettazione, in cui gli interlocutori discutevano di interessi di Milano nella stessa catena di negozi.

Le indagini hanno evidenziato una sperequazione fra i redditi dichiarati dai due imprenditori e dai loro familiari e gli acquisti e gli investimenti effettuati.

Le indagini, inoltre, hanno svelato passaggi di denaro di provenienza sospetta, versamenti in contanti, dubbie vincite al lotto, ritenute dal Tribunale simulate attraverso un collaudato sistema di cessione di titoli vincenti.

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