Palermo, la protesta dei settori ristorazione ed eventi: “Orari più ampi e ristori certi”
Ritornare a lavorare con regolarità (e in condizioni di sicurezza) ma anche con garanzie sul fronte economico. Con questo auspicio lavoratori e imprese del settore ristorazione ed eventi sono scese in piazza a Palermo per dare voce alle proprie richieste e sottoscrivere un documento da inviare alle istituzioni regionali e nazionali.
La manifestazione denominata “Ripartiamo insieme” (iniziata poco dopo le ore 10.00 in via Emerico Amari, davanti alla sede di Confcommercio Palermo) ha visto la partecipazione di Fipe Confcommercio Palermo, Silb locali da ballo, l’Assocom e l’Associazione wedding planner.
Le associazioni chiedono di rivalutare in modo differente i diversi profili di rischio all’interno del variegato settore della ristorazione, nel rispetto delle misure di sicurezza come da linee guida già esistenti; rimborsi adeguati sulle reali perdite del fatturato su base annua; detassazione per l’anno 2020 e 2021 e decontribuzione per le aziende in modo da autoprodurre liquidità; accesso a crediti bancari con garanzie statali; tutela per i dipendenti; contributi per la promozione delle aziende del comparto eventi e incentivi per le future coppie 2021 e 2022.
“Il nostro sistema economico non si può permettere una deflagrazione sociale – scrivono le associazioni -. L’ultimo provvedimento nazionale, reso ancor più severo a livello regionale, e che ci ha visto chiusi praticamente dal 24 ottobre, ha ulteriormente gravato sul settore dei P.E. che già da marzo vive una situazione di estrema frustrazione. Frustrazione che ha colpito migliaia di imprenditori che sono stati privati del diritto alla libera impresa e al lavoro, previsto dalla Costituzione e che non possono assistere inermi alla morte delle proprie aziende e alla conseguente perdita dei posti di lavoro dei propri dipendenti”.
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