Palermo, Monte Pellegrino: finanziate le indagini tecniche per la messa in sicurezza
La Regione dà il via al libera al finanziamento per le indagini tecniche a Monte Pellegrino. Ad annunciarlo è il presidente Nello Musumeci, che informa come le indagini saranno propedeutiche alla stesura della progettazione esecutiva della messa in sicurezza delle pareti rocciose (da tempo oggetto di crolli e caduta massi), dando così seguito al piano di sicurezza avviato nel luglio dello scorso anno con i primi lavori di consolidamento e che ora vede la seconda tappa del percorso, utile a garantire la piena sicurezza del sito.
Per l’esattezza, verranno eseguiti studi tecnici – per un importo complessivo di 3,7 milioni di euro – sui tre versanti di Monte Pellegrino, sia in quelli più problematici e rischiosi, Addaura e Mondello, sia in quello Vergine Maria. Lo studio di ingegneria – prove di impatto ambientale, analisi geotecniche e geologiche – indicherà, in modo dettagliato, gli strumenti da predisporre e le modalità operative, distinguendo tra interventi di protezione attiva, quali le reti e le funi, e di protezione passiva, ossia le barriere paramassi.
Il presidente della Regione e commissario di governo contro il dissesto idrogeologico nell’Isola afferma: “Interveniamo ancora una volta e in modo tempestivo per scongiurare il rischio di cadute massi, con grave pericolo per l’incolumità dei residenti e degli automobilisti che percorrono le strade a valle. Verifiche di tal genere sono propedeutiche ad una progettazione esecutiva e, quindi, cantierabile, in grado di risolvere il problema in modo definitivo”.