Palermo Pride "favolosamente antifascista": corteo per la città e festa in serata

Palermo Pride “favolosamente antifascista”: corteo per la città e festa in serata

Anche il sindaco di Palermo Orlando ha preso parte al corteo del Palermo Pride che si è snodato per le vie del centro città, diretto ai Cantieri Culturali della Zisa per la festa finale.

Orlando era in testa al corteo, come sempre molto colorato e pittoresco, e ha aiutato i manifestanti a tenere in evidenza lo striscione con lo slogan della manifestazione: “Palermo pride 2019, Favolosamente antifascista”. Insieme al sindaco, da sempre solidale con gli organizzatori, c’erano anche l’assessore alle culture Adham Darawsha, l’attivista Luca Casarini e il portavoce del Palermo Pride Luigi Carollo.

“La manifestazione di oggi – ha detto Orlando – è stata conferma del fatto che Palermo vuole essere un punto di riferimento dei diritti di tutti e di ciascuno. Una città nella quale tutti siamo diversi perché esseri umani, dove tutti siamo uguali perché esseri umani. La manifestazione è la conferma di una città che sceglie l’antifascismo e la solidarietà come propri valori e come propri punti di riferimento per l’azione amministrativa, sociale e politica. Anche per questo ieri abbiamo annunciato la cittadinanza onoraria per la Sea-Watch e per l’Arcivescovo capo delle Chiese evangeliche tedesche, per rilanciare l’appello rivolto alle città e alla società civile europea per costruire Porti sicuri e comunità sicure. Anche oggi qui abbiamo riaffermato che la sicurezza è indissolubilmente legata, nei sistemi democratici, al riconoscimento dei diritti”.

“Fascista è l’idea di un Paese che costruisce muri all’esterno per fermare una inesistente invasione straniera – sottolineano gli organizzatori – e altri muri all’interno per separare la serie A delle persone e delle famiglie, con diritti tutelati, dalla serie B di chi a quei diritti non deve avere accesso. Favolosamente Antifascista, invece, è un Paese che vede le differenze come una risorsa e le libertà civili e sociali, come un diritto universale e non come un privilegio per alcuni”.

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