Palermo, processo gruppo Rappa: dissequestrati TeleMed e gli altri beni

Si è concluso dopo 4 anni il processo di primo grado a Palermo sui rapporti fra gli imprenditori Rappa e la criminalità organizzata: confermato il sequestro di gran parte dei beni di Vincenzo Rappa, condannato per mafia e defunto nel 2009; restituiti invece i beni del figlio Filippo e dei nipoti Vincenzo Corrado e Gabriele, giudicati non socialmente pericolosi. Tornano così al gruppo imprenditoriale palermitano, tra le altre imprese, l’emittente Telemed e la concessionaria BMW Nuova Sport Car.

Queste le decisioni del collegio delle Misure di prevenzione composto da Raffaele Malizia (presidente), Luigi Petrucci e Giovanni Francolini, che hanno accolto le tesi della difesa di Filippo Rappa e dei figli.

LA CONDANNA. Vincenzo senior, classe 1922, era stato condannato per concorso esterno in associazione mafiosa e riciclaggio (fu invece assolto dall’accusa di estorsione). Nel marzo 2014, in seguito ad indagini partite dall’analisi degli affari della Nuova Sport Car, era stato disposto il sequestro dei beni ed imprese agli eredi di Vincenzo, per un valore di circa 600 milioni di euro.

PRIMO DISSEQUESTRO. Nel dicembre dello stesso anno la Cassazione dispone il dissequestro: era scattata anche per i beni dei nipoti in quanto “eredi di fatto”, formula però bocciata. I beni non tornarono però a disposizione di Filippo e figli essendo scattata comunque una disposizione preventiva per “pericolosità sociale”, che cade in seguito alla sentenza di oggi.

NON SOCIALMENTE PERICOLOSI. Come si può leggere nelle 185 pagine del provvedimento, il figlio Filippo non ha offerto un “apporto individuale alla vita dell’organizzazione potendosene solo affermare con certezza la collateralità insufficiente a qualificarlo come appartenente al sodalizio” Non viene ravvisata dunque la pericolosità sociale: beni restituiti, come quelli dei nipoti, per i quali la valutazione è analoga. Restituite dunque le società: “Rappa Vincenzo Corrado”, Elcan, Telemed, Pubblimed, Kalesa Vega, Museum, Simsider, Sicilia7, Fin Med,. Med Group, Rafil, Crc e Val di Suro. Dissequestrati altresì i beni di Sergio Rappa (altro figlio di Vincenzo senior).

Confisca scattata invece per alcune società edili in liquidazione di Vincenzo senior e per circa 200 immobili dei patrimoni aziendali tra cui Palazzo Benso, che ospita il tribunale amministrativo regionale.

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