Palermo, scoperti e denunciati 145 condannati per mafia con il Reddito di Cittadinanza
La Guarda di Finanza di Palermo ha scoperto e denunciato 145 condannati per mafia che percepivano il Reddito di Cittadinanza senza averne nessun diritto. L’accusa è di dichiarazioni mendaci volte all’ottenimento del Reddito e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e all’Inps per la revoca del sussidio ed il recupero del beneficio economico.
Le ricerche che hanno portato poi alla scoperta dei 145 denunciati sono state molto più ampie e hanno riguardato circa 1.400 persone. Tra questi, è stata posta particolare attenzione a chi, dal 2009 in poi, aveva subito condanne definitive di mafia che, per legge, impedisce di usufruire del Reddito di Cittadinanza.
Tra i soggetti colpiti dal provvedimento figurano appartenenti alle famiglie mafiose della Kalsa, di Resuttana, di Passo di Rigano, di Partinico e di Carini nonché affiliati ai clan degli Inzerillo e dei Lo Piccolo.
Ecco i nomi dei “furbetti”: Giuseppa Amato, Andrea Barone, Alessandro Brigati, Domenico Caviglia, Salvatore Corrao, Alessandro Cutrona, Salvatore D’Anna, Giuseppe Di Bella, Filippo Fiorellino, Bartolo Genova, Salvatore Gioeli, Salvatore La Puma, Antonino Lauricella, Francesco Li Candri, Tommaso Militello, Filippo Pagano, Michele Patti, Calogero Pillitteri, Salvatore Prestigiamoco, Rosario Rizzuto, Giovanni Rusticano, Tommaso Sciacovelli, Rosario Sgarlata, Francesco Sorrentino, Vincenzo Vallelunga, Maria Vitale.
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