Pasta, olio, verdura e carne: raffica di rincari per i prodotti alimentari a marzo

Raffica di rincari per i prodotti alimentari a marzo. Dagli oli alla pasta, dai vegetali al pesce e alla carne, nello scorso mese i prezzi hanno registrato un’impennata con aumenti generalizzati, in alcuni casi addirittura a doppia cifra. In testa alla top ten c’è l’olio diverso da quello di oliva che costa il 23,3% in più rispetto a marzo 2021 e che vince anche la classifica dei rialzi mensili con un astronomico +4,7%.

Al secondo posto i vegetali freschi aumentati del 17,8% in un anno. Sul gradino più basso del podio il burro che vola del 17,4% e che in un solo mese registra un preoccupante +2,6%. È quanto emerge dalla classifica dei prodotti alimentari che a marzo hanno registrato i maggiori rincari, stilata per l’Adnkronos dall’Unione Nazionale Consumatori sulla base dei dati Istat.

Al quarto posto il prodotto simbolo della cucina italiana, la pasta (secca, fresca e preparati di pasta) con +13%. Seguono i frutti di mare con un incremento del 10,8% e la farina (+10%). Al settimo posto il pollame, la prima delle carni con +8,4%, poi la frutta fresca (+8,1%) che si colloca al secondo posto dei rincari mensili con un allarmante +2,8% su febbraio 2022. Chiudono la top ten il pesce fresco (+7,6%) e i gelati (+6,2%).

Nella top 20, in undicesima posizione, i preparati di carne (carne macinata, wurstel e salsicce) con +5,9%, il pane (fresco e confezionato) salito del 5,8%, ex aequo con i Succhi di frutta e verdura. Seguono il latte conservato e la margarina (ambedue a +5,7%), il riso e lo zucchero (entrambi a +5,6%), al 18° posto l’olio di oliva con +5,5%, poi i vegetali surgelati (+5,4%). Chiude la top 20 la carne ovina e caprina con +4,9%.

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