“Pensiero computazionale” e “norme in materia funeraria”: l’Ars approva due leggi

L’Assemblea regionale siciliana ha approvato oggi due leggi: una riguarda quello che è stato etichettato come pensiero computazionale, l’altro disciplina alcune norme in materia cimiteriale.

Il deputato del M5S Nuccio Di Paola spiega che “il pensiero computazionale è il modello su cui si baseranno totalmente i lavori del futuro, fondamentale per affrontare le professioni del futuro: il suo insegnamento ai bambini di tutte le scuole siciliane sarà rafforzato grazie alla legge regionale appena approvata. Il 65% dei bambini svolgerà lavori che ad oggi non esistono. Entro il 2025, si creeranno 133 milioni di nuovi posti di lavoro. Entro il 2055 il 49% delle attività lavorative potrebbe essere automatizzato. Daremo alle giovani generazioni quella formazione necessaria per pensare e ragionare secondo i modelli e le logiche del mondo informatico e robotico”.

Nel testo è previsto che attraverso la legge regionale, ogni scuola dovrà avere docenti preparati in materia di coding, robotica e pensiero computazionale. La legge prevede di dare maggiore forza agli istituti scolastici, anche attraverso forme di partenariato pubblico-privato, con l’obiettivo di avere docenti all’altezza che diano valore aggiunto e forza competitiva all’offerta formativa degli istituti stessi. Tramite un elenco sarà possibile conoscere le scuole con un’offerta specifica sul pensiero computazionale e la Regione sosterrà la formazione e gli strumenti tecnologici degli istituti.

Il secondo testo approvato dall’Ars riguarda la disciplina in materia funeraria e di polizia mortuaria, attribuisce competenze alla Regione e ai Comuni, istituisce le sale per il rito civile e norma la possibilità che nei cimiteri che abbiano spazi disponibili possano nascere aree dedicate alla sepoltura degli animali domestici.

“Si tratta – ha spiegato la capogruppo Udc Eleonora Lo Curto – di una riforma di sistema che definisce anche i diritti dei familiari della persona scomparsa e i criteri per una giusta gestione della salma, senza trascurare le refluenze affettive. La legge prevede anche norme per la formazione del personale delle imprese funerarie affinché siano adottate tutte le precauzioni per la gestione del defunto, anche sotto il profilo sanitario”.

La nuova legge definisce anche le responsabilità dei Comuni e dei soggetti che gestiscono alcuni servizi, per esempio i cimiteri, che però sono di proprietà pubblica. Infine, la legge tutela il diritto a fare impresa nel settore funerario in maniera sana, chiara, trasparente e legale. Previsto anche l’obbligo per i comuni a fornire un’aula per il rito civile.

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