Peschereccio di Mazara del Vallo speronato e preso a pietrate da imbarcazione turca
Ancora un fatto di cronaca in mare che vede coinvolta un’imbarcazione siciliana: il peschereccio “Michele Giacalone” di Mazara del Vallo è stato infatti aggredito da una imbarcazione turca in acque internazionali, tra la Siria e la Turchia, a 27 miglia dalle coste turche, a Nord di Cipro.
La Marina militare riferisce che l’aggressione avrebbe riguardato anche il peschereccio ‘San Giorgio primo’ e sarebbe stata perpetrata anche da più imbarcazioni, con lancio di materiale (pietre e fumogeni) e manovre ravvicinate. Le imbarcazioni turche si sono fermate solo dopo essere state ingaggiate da Marina Militare e dalla Guardia costiera turca.
La “Michele Giacalone” era già stata aggredita il 3 maggio scorso, quando aveva subito un abbordaggio da parte di soggetti libici a largo di Bengasi. Nei giorni scorsi un altro peschereccio di Mazara, “Aliseo”, era stato oggetto di un’aggressione a colpi di mitra.
La Coldiretti Impresapesca: “Occorre assicurare la sicurezza dei pescatori italiani e porre fine al far west che ha causato aggressioni, ferimenti e sequestri portando al dimezzamento della flotta siciliana di Mazara del Vallo nel giro di 10 anni. Oltre alla sicurezza della flotta tricolore in gioco c’è un gravissimo danno per l’attività economica dell’intera marineria italiana”.
VACCINI COVID E LIEVI PATOLOGIE: L’ELENCO COMPLETO CON I CODICI ESENZIONE
COVID, SICILIA VERSO LA ZONA GIALLA
PALERMO, L’EX ASSESSORE MATTINA: “FIDUCIA NELLA MAGISTRATURA”