Piano di Riequilibrio, la netta bocciatura di Confcommercio: “Sarà dissesto per le imprese”
L’approvazione del Piano di Riequilibrio da parte del Comune di Palermo ha scatenato, com’era prevedibile, posizioni molto contrastanti tra le forze politiche che dopo i commenti a caldo (LEGGI QUI) hanno approfondito le questioni che hanno motivato la loro posizione in Aula.
Ma c’è una presa di posizione anche da parte delle associazioni di categoria. Confcommercio Palermo, che già ieri prima della approvazione aveva fatto appello al senso di responsabilità dei consiglieri per evitare un aumento sproporzionato di tasse e tributi, prende posizione bocciando nettamente il Piano. La presidente Patrizia Di Dio usa parole forti.
“Il Comune di Palermo non andrà in dissesto ma andranno in dissesto le imprese e le famiglie, che già da anni si sobbarcano il peso di un’economia fragile e le conseguenze della pandemia, e che per i prossimi 20 anni pagheranno le tasse più alte d’Italia in cambio dei servizi al cittadino peggiori”.
“Si va verso una crisi sociale ed economica ancora più grave. Chi ha permesso l’approvazione di questo Piano di riequilibrio si assuma la responsabilità di ciò che è stato avallato: per privilegiare interessi politici ed elettoralistici è stato messo il cappio al collo di cittadini e imprese che pagheranno il conto di una gestione amministrativa fuori controllo, con ripercussioni anche più severe rispetto alla procedura di dissesto”.
“Ci auguriamo – conclude – che a Roma, con l’intervento da parte dello Stato, nella contrattazione dell’accordo che dovrà seguire l’approvazione della delibera, si possano mitigare gli effetti di un Piano tanto scellerato che non può essere la soluzione migliore e affosserà ulteriormente le prospettive della città e delle sue forze produttive”.
Mario Ridulfo, segretario generale Cgil Palermo, afferma che “l’approvazione del piano di riequilibrio del Comune di Palermo, che evita il dissesto finanziario, è un bene ma rischia di essere una buona notizia solo per quanti non hanno mai pagato le tasse e per quanti continueranno a non pagarle a causa anche delle carenze della amministrazione e della macchina comunale”.
“Il Comune di Palermo ha programmato che metterà le mani nelle tasche dei cittadini che le tasse le hanno sempre pagate. Avere evitato il dissesto, con tutto quello che questo avrebbe comportato in termini di maggiore tassazione e di minori servizi, sia per i cittadini che per i lavoratori diretti e delle aziende partecipate, è amara consolazione. Adesso si apra il confronto con il governo nazionale, perché la situazione del Comune, e non solo quella del Comune di Palermo, è ormai insostenibile”, conclude Ridulfo.
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