Pitesai, “no” del M5S: “Così la Sicilia diventerà una groviera”. Domani incontro all’Ars
I deputati regionale del M5S all’Ars, Giampero Trizzino, Stefania Campo e Stefano Zito, componenti della commissione Ambiente dell’Ars, temono il Pitesai: il piano per la transizione energetica sostenibile rischierebbe infatti di “trasformare la Sicilia in un’enorme gruviera, vista la possibilità che prevede di dare il via libera alle trivelle in grandissima parte della regione. E questo senza tenere in alcun conto gli strumenti a tutela del paesaggio e quelli legati all’assetto idrogeologico. Non possiamo permetterlo”.
Trizzino ha chiesto sull’argomento il dibatto a sala d’Ercole fissato per domani “per impegnare l’esecutivo Musumeci a rappresentare le ragioni dell’isola al tavolo della Conferenza unificata Stato-Regioni”.
“Il piano – proseguono i tre deputati – nella testa del legislatore nazionale nasceva con una finalità ben precisa: individuare nel territorio italiano quelle aree sulle quali non è più possibile esercitare alcuna attività di ricerca e di estrazione di idrocarburi. Quello che invece è uscito fuori è un documento che di sostenibile ha soltanto il profitto per le multinazionali che potranno continuare a trivellare in Italia e in particolar modo in Sicilia”.
“Il risultato finale, è un obbrobrio. Il Pitesai avrebbe dovuto tenere conto degli strumenti di pianificazione vigenti posti a tutela del paesaggio, delle aree protette, dei siti di interesse naturalistico, nonché di quelli legati all’assetto idrogeologico di cui la Sicilia è piena, ed invece, poco o nulla di tutto ciò è stato preso in considerazione”, concludono.
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