Ponte Corleone a Palermo, Sinalp Sicilia denuncia: “Adottate soluzioni pericolose”

“Ancora una volta Palermo eccelle per l’incapacità a gestire l’ordinario che dopo oltre 20 anni di inutili chiacchiere diventa straordinario, urgente ed improrogabile”. Questa la posizione della Sinalp Sicilia in merito alla gestione del Ponte Corleone in viale Regione Siciliana, sostenendo le pericolosità delle soluzioni adottate in attesa degli interventi sull’infrastruttura.

La confederazione sindacale denuncia: “L’unica soluzione concreta prodotta dalla Giunta comunale è stata quella di posizionare l’autovelox in ambedue le carreggiate con un vergognoso limite di velocità pari a 30 Km/ora, facilmente superabile anche dagli ecologici e di tendenza monopattini elettrici. Nelle attuali condizioni ci ritroviamo una massa enorme di auto che arrancano in contemporanea sul ponte, appesantendolo notevolmente rispetto a prima e aumentandone notevolmente il rischio crollo”.

“Quando si poteva attraversare il ponte a 50/70Km l’ora – si legge in una nota – le auto appesantivano il ponte per pochi secondi e la presenza istantanea su di esso, come numero di auto in contemporanea, era notevolmente inferiore rispetto a quello che succede ora con il restringimento della carreggiata e con il limite di 30 Km l’ora”.

“Dopo 23 anni di amministrazioni orlandiane non si è riusciti ad adottare alcun provvedimento per scongiurare il crollo di questi ponti ed oggi Palermo, ma anche la Sicilia tutta, a causa di questa indubbia inefficienza di chi avrebbe dovuto controllare ed intervenire subisce anche la “certificazione” di “incapacità” da parte del Governo Nazionale che decide di intervenire inserendo il ponte Corleone, ma non il ponte Oreto, tra le opere “prioritarie” del cosi detto “Decreto Sblocca Cantieri” e inviandoci l’ennesimo Commissario italico che spiegherà ai siciliani, incapaci, come amministrare la cosa pubblica”.

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