Ponte sullo Stretto, il ‘no’ di Legambiente: “I soldi del Recovery vanno spesi meglio”
No al Ponte sullo Stretto come progetto in ambito Recovery plan. A ribadire la posizione è l’associazione Legambiente, sia a livello nazionale che locale: “Servono opere e infrastrutture civili e utili per chi si vuole spostare, soprattutto treni e ferrovie”, affermano in una nota congiunta Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, Gianfranco Zanna e Anna Parretta, rispettivamenti presidenti di Legambiente Sicilia e Calabria.
“Nelle due regioni – aggiungono – è necessario colmare il gap esistente, realizzando opere ed infrastrutture che colleghino, in maniera ambientalmente sostenibile, le due Regioni del Sud sia al loro interno che al resto d’Italia a partire dalla modernizzazione e dal potenziamento della rete ferroviaria”.
“Tra l’altro, i tanti soloni che urlano sì al ponte hanno anche una vaga idea dei costi di gestione di quest’opera e della conseguente tariffa che servirà per attraversarlo? Al di là della fattibilità tecnica dell’opera non occorre dimenticare che il ponte o il tunnel dovrebbero essere costruiti in una zona ad alto rischio geotettonico e sismico e che sotto il profilo ambientale si metterebbe a rischio la conservazione di ambienti marini, costieri ed umidi di eccezionale bellezza. I soldi che arriveranno dall’Europa devono essere spesi bene e meglio”.
SICINDUSTRIA: “RISTORI SUBITO, IL GOVERNO DRAGHI CAMBI PASSO”
PALERMO, IN OTTO DENTRO UNA LIMOUSINE PER UN COMPLEANNO: ARRIVANO LE MULTE
MAFIA, MAXI SEQUESTRO DA 68 MILIONI A TRE IMPRENDITORI DI GELA