Quote tonno, Miceli (Pd): “Assordante silenzio. È stato fatto un regalo ai soliti noti”
Il Pd rilancia la polemica sulla distribuzione delle quote tonno, decisa la scorsa settimana con decreto dal Ministero delle Politiche agricole. Questa volta le accuse partono dal deputato Carmelo Miceli che contesta l’immobilismo del Governo nazionale.
”Il ministro Centinaio continua a scappare dal disastro Favignana, nel silenzio di Di Maio e del Movimento 5 stelle. Dopo una settimana, continua l’assordante silenzio dei ministri sulla Tonnara, di cui il Governo M5s – Lega ha decretato la sostanziale condanna a morte. Perché non viene convocata subito una riunione? La pratica viene lasciata al sottosegretario Manzato che si dimostra totalmente inadeguato e dice delle cose inesatte”.
”Non si può applicare – prosegue Miceli – un criterio di storicità a chi incolpevolmente non lo ha. Non si può mandare in pesca al 20 di aprile, a stagione ormai compromessa, con un indiviso di 84 e poi ridurre la quota a vantaggio di altri, considerando storicamente acquisita la quota di indiviso di cui hanno beneficiato nel 2019 aziende sarde. Un criterio simile è un regalo ai soliti noti e non rispetta il basilare principio europeo che obbliga a garantire la sostenibilità economica delle aziende autorizzate alla pesca”.
“Ma ciò che è ancora più incomprensibile e dannoso – conclude Miceli – è che il Governo continui ad affrontare questa vicenda soltanto a mezzo stampa: se il Governo intende davvero trovare una soluzione, smetta di fare dichiarazioni ai giornali e convochi una riunione con l’azienda, l’Assessore all’Agricoltura regionale siciliano e il sindaco di Favignana, perché la sopravvivenza della Tonnara è una necessità territoriale, non solo aziendale. Il resto sono sono solo chiacchiere vuote e inutili”.