Ragusa, 2 mila partecipanti al webinar organizzato dall’Ordine dei Commercialisti
La riforma della giustizia tributaria rimane una priorità assoluta. È di questo che si è discusso nel corso di un webinar organizzato dall’Ordine dei Commercialisti di Ragusa e dall’associazione nazionale dei Giudici Tributari e che ha registrato la partecipazione di circa 2 mila commercialisti e giudici.
Ad introdurre i lavori è stato il presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Ragusa, Maurizio Attinelli, giudice tributario e consigliere nazionale ANGIT, poi la parola è passata al presidente della commissione Tributaria Regionale della Sicilia, Antonio Novara, che ha auspicato l’introduzione di una norma transitoria per il passaggio dalle vecchie alle nuove commissioni, infatti l’introduzione del limite dei 70 anni produrrà l’immediata cessazione dal ruolo per circa 800 magistrati tributari per cui si rischia di aumentare, anzicchè ridurre, i tempi della giustizia tributaria.
Come ha ribadito l’avvocato Francesco Lucifora, presidente dell’Associazione Nazionale Giudici tributari, siamo di fronte ad un sistema fermo al 1992, quindi occorre intervenire per adeguarlo alle nuove esigenze legate anche al mondo economico. La priorità è quella di ridurre i tempi della giustizia tributaria, ma per farlo servono interventi legislativi mirati. Questo è quanto emerso dai tanti interventi che si sono registrati nel corso della tavola rotonda e che ha visto anche la partecipazione della deputata Giusi Bartolozzi, componente della commissione Giustizia della Camera dei deputati ha ribadito la necessità di uniformare il limite di età pensionabile dei giudici tributaria ai giudici ordinari, per cui ha insistito sul predetto limite. Il presidente Maurizio Attinelli ha precisato che le cause tributarie iscritte a ruolo nel 2019 hanno un valore controversia inferiore a 20mila euro e, addirittura, la metà hanno un valore inferiore a 3mila euro.
In particolare, su 142.000 ricorsi iscritti a ruolo nelle Commissioni Tributarie Provinciali italiane, ben 103.000 (circa il 73% del totale) hanno un valore della controversia inferiore a 20mila euro, di cui 67000 (il 48% ovvero quasi la metà del totale) di valore inferiore a euro 3mila. Sono numeri significativi che ci indicano, con estrema chiarezza, la strada da intraprendere per una riforma della giustizia tributaria che da un lato sia efficiente e che, dall’altro, sia il meno onerosa possibile per le casse dello Stato.
“La riforma – sostiene Attinelli- deve puntare a rendere le attuali Commissioni tributarie sempre più indipendenti, assicurandone ancor meglio l’equidistanza dalle parti, introducendo un giudice a tempo pieno, professionale e specializzato, che possa garantire autonomia e terzietà della funzione giudicante”. I lavori sono stati moderati da Massimo Conigliaro, commercialista, pubblicista e esperto di diritto tributario componente del comitato scientifico de “Il Fisco”.
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