Regione, slitta ancora la parifica della Corte dei conti sul rendiconto: udienza rinviata
Slitta ancora l’udienza di parifica della Corte dei conti sul rendiconto della Regione Siciliana. L’udienza era prevista per il 29 gennaio, ma è stata nuovamente rinviata. Già agli inizi di dicembre era stato annunciato un primo rinvio dell’udienza (dovuto a “fattori esterni al procedimento”), riprogrammata all’ultima settimana di gennaio: oggi il nuovo rinvio che sarebbe legato sia alle problematiche interne alla Corte dopo la morte della presidente Luciana Savagnone sia per alcune anomalie sul documento riscontrate dalla Procura contabile e sulle quali il governo Musumeci sta intervenendo.
L’argomento è stato il primo punto all’ordine del giorno della riunione di giunta convocata oggi da Musumeci e il governo regionale ha annunciato che il rendiconto sarà riesaminato in autotutela, su proposta della Ragioneria generale. Nello specifico sono emersi alcuni residui attivi (riferiti al 2016/17 e in particolare agli assessorati all’Istruzione e formazione professionale e all’Infrastrutture e mobilità) non tempestivamente cancellati. “Un mero dato formale – si legge in una nota di Palazzo d’Orleans – che non determina alcun aggravio economico o finanziario, ma che tuttavia ai fini dell’ordinata tenuta delle scritture contabili impone un intervento correttivo”.
Apportate le conseguenti rettifiche, il governo procederà alla nuova approvazione dello strumento contabile da sottoporre alla Corte dei conti per la definizione del giudizio di parifica. A breve inoltre dovrebbe essere comunicata la nuova data dell’udienza, che – si apprende – potrebbe essere fissata l’ultima settimana di febbraio.
In base all’accordo firmato qualche giorno fa con lo Stato sulla spalmatura in dieci anni del disavanzo da 1,7 miliardi, la Regione deve inoltre approvare la manovra di bilancio entro il 28 febbraio. E’ probabile, secondo quanto si apprende da fonti dell’Ars, che si procederà all’approvazione dei documenti contabili e finanziari rispettando i tempi previsti nell’accordo con lo Stato, seppure in assenza del rendiconto.
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