Riapertura anticipata al Sud? Conte apre spiragli: “Vediamo i dati, se sarà possibile…”
Se sarà possibile anticiperemo il calendario delle riaperture. Sembra essere questo il senso delle parole del premier Giuseppe Conte, che ha rilasciato una intervista al quotidiano online Affaritaliani.it. Conte non si sbilancia ma bisogna cogliere le sfumature, il Paese pressa per tornare alla normalità e lui sa di doverne tenere conto pur rispettando l’equilibrio fra le esigenze sanitarie e quelle economiche.
Dalla Sicilia soprattutto, ma più in generale da tutte le Regioni del Sud, la richiesta è pressante anche in considerazione dei dati della diffusione del contagio che sono stati e restano ancora bassi e sotto controllo. Le categorie produttive della Sicilia, dove turismo, commercio e terziario rappresentano voci più importanti rispetto al tessuto industriale, sanno che il ritardo nella riapertura può provocare un supplemento di crisi economica in territori dove già la situazione era critica anche prima dell’esplosione del virus.
“Fino al 17 maggio – dice Conte – saranno in vigore le misure contenute nell’ultimo Dpcm. Le Regioni ogni giorno ci forniranno i dati aggiornati. Con il rispetto delle regole sono fiducioso che la curva epidemiologica potrà ulteriormente rallentare in alcuni territori. Non ignoro le richieste di alcune Regioni e di alcune particolari categorie di anticipare l’apertura delle rispettive attività. Siamo al lavoro anche per questo, avendo sempre come prioritario l’interesse generale della tutela della salute di tutti i cittadini”.
“Gli italiani hanno mostrato, complessivamente, un grande senso di responsabilità – ha aggiunto il premier -. Nella reazione dei cittadini ho colto grande voglia di ripartire, ma anche consapevolezza che bisogna farlo nel rispetto delle regole. Gli spostamenti sui mezzi pubblici e il ritorno al lavoro di milioni di persone si stanno svolgendo senza eccessivi disagi. È un primo passo incoraggiante, ma non dimentichiamo che la strada è lunga e non dobbiamo mai abbassare la guardia”.