Ricoveri Covid, la Sicilia le “prova tutte”: nuove direttive per le dimissioni dagli ospedali

La Sicilia si avvia ormai verso la zona gialla (QUI le regole), ma non prima di aver tentato tutto il possibile per cercare di alleggerire la pressione sugli ospedali dell’Isola e cercare di non far impennare i tassi di occupazione (che però sono ormai oltre le soglie limite).

Come riportato dal portale LiveSicilia, era stata infatti emessa nei giorni scorsi una direttiva da Mario La Rocca (dirigente dell’assessorato alla Salute) che rivede i parametri per le dimissioni dagli ospedali per i pazienti Covid, indicando le condizioni minime per proseguire il decorso in forma domiciliare.

Secondo la circolare (che richiama i criteri Agenas), gli ospedali possono dimettere i pazienti in condizioni sufficientemente stabili: che non presentano febbre da almeno 48 ore, che hanno una saturazione di ossigeno nel sangue pari o superiore al 92% (il 90% per i pazienti con patologie croniche), non necessitano di ossigenoterapia ad alti flussi e sono autosufficienti.

Una scelta che l’assessorato ritiene necessaria per garantire un efficace e sicuro “turnover” dei pazienti in una fase di crescita dei contagi nella regione. Alle Usca viene attribuito però il compito di garantire “dimissioni protette” e la “presa in carico immediata” del paziente.

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