Rientri in Sicilia, Musumeci dice “sì ma con prudenza”. Chiesto il raddoppio dei voli
Sollecitato dalle tante richieste di rientro nell’isola, il Governatore Musumeci – pescando “a piene mani” dalla sua condizione di padre e nonno – ha diffuso un nuovo messaggio su Fb per dire che adesso che è cominciata la fase 2 è stato chiesto al ministero dei Trasporti di portare da due a quattro i voli giornalieri da Roma per Palermo e Catania, augurandosi che vangano praticati prezzi accessibili a tutti. Confermato anche il treno da Roma a Messina. Per i passaggi sullo Stretto la richiesta è di passare dalle attuali 5 corse a otto.
“In effetti un blocco per i casi di necessità – dice Musumeci – non c’è mai stato, neanche nei gravi momenti di crisi: sia gli ordinamenti nazionali che quelli nostri hanno sempre detto che l’ingresso è consentito alle forze dell’ordine, alle forze armate, al personale sanitario e per gravi motivi personali, sanitari o di famiglia. Adesso possono rientrare anche coloro che si vogliono ricongiungere con le proprie famiglie, rispettando le regole, cioè la verifica al momento dello sbarco e poi la quarantena”.
“Nessuno deve pensare che la Fase 2 sia un ‘tutti liberi’. Veneto, Lombardia e Piemonte hanno complessivamente 60.000 positivi in questo momento. La Sicilia ne ha 2.200: vorremmo che questo dato possa scendere man mano che passano i giorni. Sì ai rientri ma con la necessaria prudenza, ognuno si assuma la responsabilità delle proprie azioni utilizzando mascherine e guanti. Vorremmo autorizzare altre attività ma non dipende da noi. Penso ai parrucchieri per uomo e per donna per esempio, noi avevamo chiesto di poter riaprire già il 4 maggio, da Roma dicono che ancora è presto. Stiamo pressando perché si possa incominciare almeno il 18 maggio”.
“È difficile fare il mio lavoro, trovare il punto di equilibrio per coniugare da una parte le esigenze affettive e non solo, dall’altra le esigenze della prudenza e della cautela. Quando c’è stato il famoso esodo di inizio marzo, su decine di migliaia di persone abbiamo trovato centinaia di positivi che non mostravano assolutamente alcun sintomo. Quindi bisogna essere prudenti per evitare di ricominciare da capo, la ricaduta sarebbe più complicata della prima fase”.
“Monitoriamo le fasi del dato epidemiologico, più si abbassano i contagi e più si allarga la rete. Questo è l’obiettivo, sperando che alla fine di giugno – primi di luglio si possa essere nelle condizioni di vivere serenamente la nostra estate con le attività produttive che possono tornare a pieno regime. Stiamo autorizzando la manutenzione degli stabilimenti balneari, anche come buon auspicio per potere andare a fare il bagno a mare”.