Rifiuti a Palermo, i lavoratori della Rap in stato di agitazione: l’annuncio dei sindacati

Con una nota inviata all’Azienda, al Comune, Sindaco e assessori e al Prefetto di Palermo, i sindacati hanno annunciato lo stato di agitazione dei lavoratori della Rap “delle diverse sedi aziendali in tutti i turni di lavoro”. A sottoscrivere il documento sono Fp Cgil, Fit Cisl, Uil trasporti, Fiadel e Filas: “Ancora una volta registriamo il più totale disinteresse da parte del Comune di Palermo verso i temi legati al mantenimento di un equilibrio economico finanziario strutturale della Rap”.

I sindacati sottolineano come i lavoratori siano “senza certezza di stipendio e soprattutto in assenza di reali coperture economiche, in grado di garantire serenità al futuro dei lavoratori e delle loro famiglie” e che “in assenza di formale convocazione da parte del Comune proseguiranno le iniziative di mobilitazione dei lavoratori con assemblee e proclamazione di sciopero”.

“Più precisamente, la Rap si è vista rifiutare la fattura dei 21 milioni presentata per il pagamento degli extra costi sostenuti nell’anno 2020, precisando che il mancato pagamento della fattura è dipeso dalla non approvazione del Pef Tari 2020 da parte del consiglio comunale, che avrebbe dovuto approvarlo entro il 31 dicembre 2020″, aggiungono Giuseppe Spataro Fp Cgil, Vincenzo Traina Fit Cisl, Francesco Sinopoli Uiltrasporti, Antonio Vaccaro Fiadel e Carmelo Giallombardo Filas.

“E ancora, i 7,5 milioni di euro riconosciuti dalla Regione siciliana nel mese di aprile 2020, a parziale copertura dei costi sostenuti per il conferimento nelle discariche catanesi, non sono mai pervenuti nelle casse aziendali. Inoltre, non solo il Comune continua ad avere un debito di circa 50 milioni nei confronti della Rap, addirittura nelle ultime ore ha persino chiesto la rivisitazione di alcuni servizi, ovviamente al ribasso, che andrebbero ad aggravare negativamente sul bilancio aziendale, non permettendo alla società di poter strutturare un piano industriale degno della quinta città d’Italia”. I sindacati aggiungono “stride ricordare che era febbraio 2020 quando i vertici della giunta comunale si impegnarono a portare a termine la tanto attesa ricapitalizzazione, dopo un anno, è sotto gli occhi di tutti che della ricapitalizzazione della Rap si sono perse le tracce”.

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