Rifiuti caos, Palermo sceglie il “fai da te”: roghi di immondizia in tutta la città
La scena non è nuova e il timore è quello di doversi – purtroppo – riabituare. Palermo è invasa dai rifiuti, l’azienda deputata alla raccolta non riesce a smaltirla e la gente, esasperata, provvede a bruciare le montagne di rifiuti sotto casa.
Un gesto liberatorio, così va interpretato, sebbene pericoloso anche per la salute visto che il fuoco purifica fino a un certo punto e i roghi scatenano vere e proprie nubi tossiche.
E il bollettino delle ultime ore non è incoraggiante: nel popolare quartiere dello Zen 2, nella zona di via Agesia di Siracusa, nella notte ha bruciato a lungo una “distesa” di sacchi di immondizia accatastati in strada. Ma scene simili sono state registrate anche nella zona alta di viale Michelangelo e nel quartiere di Borgo Nuovo.
Altri incendi di dimensioni ridotte in molte delle zone periferiche già in ginocchio da parecchi giorni. La situazione è ormai fuori controllo.
Si calcola che sulla strade cittadine giacciono quasi 400 tonnellate di rifiuti, una cifra impressionante che lievita di giorno in giorno nonostante i buoni propositi (solo a parole) della dirigenza Rap che aveva promesso la liberazione dei rifiuti entro Ferragosto.
E invece difficilmente la situazione potrà migliorare, almeno nel breve periodo, e la gente esasperata chiede l’intervento delle istituzioni per evitare che la situazione sanitaria possa peggiorare. Topi e scarafaggi ovviamente dilagano e la città è un immondezzaio a cielo aperto.
Inutile aggiungere che la situazione ha effetti anche devastati sul piano dell’immagine offerta ai turisti che stanno tornando a visitare la città come confermano le statistiche sugli arrivi a Palermo. la storia si ripete.
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