Rifiuti, volano gli stracci tra Regione e Rap: l’inutile “balletto delle responsabilità”

Ora che “la polvere è sotto il tappeto” (citazione) i cittadini di Palermo e della provincia assistono al poco divertente balletto delle responsabilità tra la Regione siciliana e la Rap, l’azienda deputata allo smaltimento dei rifiuti. Volano gli stracci ma alla gente interessa poco.

I cittadini con molto pragmatismo guardano solo “al risultato”. Che è deficitario. Sono state rimosse parecchie “montagnole di rifiuti” in varie zone della città, la situazione è certamente meno drammatica rispetto alla scorsa settimana ma sappiamo poco di quello che ci attende nei prossimi giorni sulle strade e probabilmente anche nelle bollette.

Era stato proprio il presidente di Rap, Giuseppe Norata, a dire pubblicamente che l’intervento straordinario di questi giorni serviva solamente a mettere “la polvere sotto il tappeto”. E così sarà visto che ancora non c’è traccia della settima vasca di Bellolampo e l’integrazione della sesta vasca richiede tempi burocratici di almeno un mese. E con ogni probabilità i costi spropositati per lo smaltimento di rifiuti fuori dal Comune li pagheranno i cittadini.

L’ultimo sfogo di Norata è stato questo: “L’emergenza rifiuti non può essere attribuita né a Rap, né a un ritardo di pochi giorni nella presentazione di un’integrazione progettuale della VI vasca, ma è il frutto di mesi di accorate richieste, mai ascoltate, e di una mancata pianificazione impiantistica regionale. Da giugno Rap chiede interventi immediati senza successo, come dimostrano i documenti, e decontestualizzare i verbali di qualche riunione serve solo a gettare fumo negli occhi”.

È evidente che le responsabilità affondano le radici in anni lontani; è evidente che l’emergenza rifiuti e le complicazioni burocratiche non sono sorte dal nulla lo scorso anno; ma è evidente anche che due soggetti pubblici come Regione e Rap hanno il dovere di dialogare e non quello di sputtanarsi con verbali alla mano che potranno magari essere utili in qualche Procura ma che non interessano ai cittadini che si domandano invece: fra quanti giorni sarà di nuovo emergenza?

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