Ritorno di Razza, le opposizioni: “Grave errore di Musumeci. Governo allo sbando”
Ruggero Razza torna assessore regionale della Salute. Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha firmato il decreto ufficializzandone il reintegro in Giunta ma dalle opposizioni si alza un coro contrario a questa decisione.
Il sottosegretario alle Infrastrutture, Giancarlo Cancelleri, afferma: “È incredibile come Musumeci in questi anni di governo sia riuscito a far parlare della Sicilia sempre e soltanto per cose negative. Riesce a passare da un fallimento ad un altro con una facilità imbarazzante, il tutto guidato solo dalla logica della spartizione di poltrone e anche questa volta non si smentisce. Sia chiaro, la rinomina di Razza non è fuori luogo per le indagini a suo carico, per quello c’è la magistratura, ma per la frase pronunciata a proposito dei deceduti a causa del Covid “spalmiamo i morti”: è tutto ciò che rende il suo ritorno inopportuno e disgustoso”.
Il coordinatore regionale e presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone, dice in merito: “Musumeci e Razza hanno commesso un grave errore, così espongono la sanità siciliana, in piena vaccinazione e in un momento molto delicato, a fibrillazioni e polemiche dannose per i siciliani. Le sue dimissioni erano state assolutamente opportune in attesa della necessaria chiarezza, oggi non si capisce perché se le sia rimangiate. Razza ha sbagliato a tornare al suo posto e Musumeci ha sbagliato a chiederglielo”.
Claudio Fava, Centopassi, presidente dell’Antimafia regionale, dice: “C’erano e ci sono molteplici motivi di opportunità che avrebbero dovuto suggerire a Musumeci di non procedere a decidere il ritorno di Ruggero Razza. Ma su queste evidenti ragioni ha prevalso la volontà di piegare l’interesse della Sicilia alle esigenze politiche del presidente della regione. Il tutto dopo aver lasciato, nei mesi più caldi della campagna vaccinale, l’assessorato e la macchina regionale senza una guida”.
Il segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo, sostiene che “la staffetta Musumeci – Razza alla salute si chiude nel peggiore dei modi, nel giorno in cui si festeggia la Repubblica: il delfino è infatti tornato sulla tolda di comando dopo settimane di sussurri e campagne social abilmente orchestrate. Il Pd è sempre stato critico sulla gestione della sanità di Razza, a prescindere dall’indagine giudiziaria da cui gli auguriamo di uscire indenne”.
Durissimo anche il commento del Movimento 5 Stelle all’Ars con in testa il capogruppo De Caro: “La rinomina di Razza? Indecente: l’ennesimo atto di egoismo di Musumeci che mette in primo piano i propri interessi e quelli della sua ricandidatura davanti a quelli della salute pubblica e dei siciliani. Questo suo atto di arroganza conferma, ove c’è ne fosse bisogno, che quando il presidente si muove fa solo danni”.
Il deputato siciliano di LeU, Erasmo Palazzotto, invece afferma: “La scelta di rimettere Ruggero Razza al suo posto come se nulla fosse, come se non esistesse un’indagine a suo carico sulla falsificazione dei dati dei contagi durante una pandemia, mina alle fondamenta la credibilità delle istituzioni; le piega a beceri interessi di bottega di un Governo regionale allo sbando. Davvero non esisteva un’altra figura in grado di ricoprire quell’incarico? Al netto di come finirà l’indagine non sarebbe stato il caso di nominare come assessore alla sanità in un momento così delicato una figura al di sopra di ogni sospetto? Come pensiamo che i siciliani possano continuare a fidarsi di una classe dirigente come questa?”.
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