Sanità, a Cefalù presentata ufficialmente la “Gemelli-Giglio medical partnership”
Il partenariato tra la Fondazione Giglio di Cefalù e la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Ircss è stato presentato a Cefalù alla presenza del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, del presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Gianfranco Miccichè, dell’assessore regionale alla salute, Ruggero Razza, del presidente della Fondazione Giglio Giovanni Albano e per la Fondazione Gemelli dal preside della Facoltà di medicina e chirurgia, Rocco Bellantone. Tra i presenti anche gli assessori regionali Roberto Lagalla e Toto Cordaro oltre ai sindaci delle Madonie e a numerosi parlamentari.
La partnership tra il Gemelli e il Giglio punta ad ampliare e qualificare ulteriormente l’offerta sanitaria dell’ospedale Giglio di Cefalù, ampliando la gamma delle prestazioni per lo “sviluppo di un centro di eccellenza nell’ambito della ricerca e dell’alta formazione a prevalenza oncologica. A illustrare ai giornalisti il progetto Gemelli Giglio è stato il presidente Albano.
Le attività saranno organizzate per centri di cura. A guidare i primi tre centri che partono entro il mese di giugno saranno per il centro di Malattie Endocrine e Obesità il professore Marco Raffaelli, direttore dell’Unità operativa complessa di Chirurgia endocrina e metabolica della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, il Centro della Chirurgia del Pancreas e Colorettale, il professore Sergio Alfieri direttore dell’Unità operativa complessa di Chirurgia digestiva e del pancreas e Coordinatore del Centro chirurgico del Pancreas del Policlinico Universitario e Felice Giuliante per il centro di Chirurgia del Fegato e delle Vie Biliari che al Gemelli dirige l’Unità operativa complessa di Chirurgia Biliare.
Il progetto denominato “Gemelli Giglio Medical Partnership” prevede, inoltre, l’attuazione di programmi di ricerca biomedica, sperimentale e clinica, di programmi di formazione e trasferimento di know how, la valorizzazione delle risorse interne e, in una prospettiva più a lungo termine, l’avvio del percorso per il riconoscimento di IRCCS (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) per il Giglio.
“Stiamo costruendo il futuro, giorno dopo giorno – ha detto il presidente Nello Musumeci. – recuperando, nonostante la pandemia, i tanti ritardi di un passato che non ci appartiene, dopo 30 anni di politica folle che pensava di risolvere i problemi della sanità con i tagli alle risorse e non con i tagli agli sprechi. E’ un percorso che abbiamo avviato da tempo, e la tappa di Cefalù diventa una “bandierina”, motivo di orgoglio perché questa è una parte importante delle aree interne della Sicilia”.
Il presidente ha poi annunciato un suo progetto di formazione e di integrazione. “La Sicilia ha bisogno di un Politecnico del Mediterraneo, una struttura dove si parli l’arabo e l’inglese, per formare migliaia di africani e asiatici che, una volta acquisite le competenze necessarie possano metterle a disposizione nella loro terra. Dobbiamo pensare alla Sicilia come al vero centro del Mediterraneo”.
“E’ una grande operazione, ad evidenza pubblica – ha rilevato l’assessore alla Salute, Ruggero Razza – la prima in Italia, di innovazione sulla clinica e la ricerca, che mette assieme pubblico e privato con concretezza di tempi e fattibilità. Pensiamo a Cefalù come un grande distretto sanitario e della ricerca che guardi al Sud del mondo. E’ la sfida, che sin dall’insediamento, il governo Musumeci ha raccolto come obiettivo strategico e metodo collaudato nel mondo perché tanti giovani tornino qui a mettere a frutto la formazione ricevuta altrove”.
“Sono orgoglioso di questo progetto – ha detto il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano – sui cui abbiamo investito le nostre migliori energie negli ultimi due anni con la consapevolezza di portare a Cefalù competenze e professionalità tra le migliori in Italia. Lo scopo è triplice: offrire ai siciliani le migliori cure nella nostra regione, intercettare quelle patologie con più numerosi “drg di fuga”, e ampliare le prestazioni offerte dal nostro ospedale. Il progetto – ha aggiunto il presidente Albano – ha una sua sostenibilità economica e i costi sono legati alle attività realizzate”.
“La partnership con la Fondazione Giglio vuole celebrare l’unione del Gemelli con una delle più brillanti realtà sanitarie siciliane – ha concluso Rocco Bellantone direttore del governo clinico della neonata partnership – con l’obiettivo dichiarato di evitare i viaggi della speranza. Noi vogliamo portare le migliori cure, assieme al Giglio, a Cefalù per far sì che i siciliani non siano costretti ad andare fuori dalla regione per farsi curare”.
L’intervento di Rocco Bellantone è stato preceduto da un video messaggio del presidente della Fondazione Gemelli, Carlo Fratta Pasini in cui ha sottolineato “l’approccio del Gemelli nei confronti della fragilità e della malattia che ha un epicentro qui, in questo grande campus, ma in qualche misura si preoccupa dei malati e delle fragilità anche al di fuori dei propri confini. Ecco perchè oggi scegliamo di intervenire in questo progetto di partenariato con la Fondazione Giglio”.
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